rigore xSi è conclusa con un 4 a 5 ai rigori la partita tra Svizzera e Polonia, un risultato che impedisce alla Confederazione di accedere ai quarti di finale degli Europei. Ora la Polonia affronterà la squadra vincente tra Portogallo e Croazia. La storia sembra ripetersi, in quanto già ai mondiali del 2006 i rossocrociati erano stati sconfitti dall’Ucraina ai rigori all’ottavo di finale.

L’allenatore “ticinese” (da noi ha incominciato la sua carriera) Vlado Petkovic ha dichiarato che ci sono stati degli errori nei primi trenta minuti di gioco, a causa del nervosismo, e che quando si arriva a disputare il risultato di una partita ai rigori si deve accettare che anche la fortuna giochi un ruolo rilevante. Delusione per il risultato, dunque, ma anche consapevolezza di aver lavorato bene.

La squadra elvetica è infatti riuscita a dominare il gioco dal 45’ al 120’, dopo aver subito un gol di Blaszczykowski al 39’. All’82’ Shaqiri ha segnato, riportando la situazione in parità. Nei rigori, tuttavia, la precisione dei polacchi è risultata maggiore. Nessuno degli avversari ha infatti sbagliato un rigore, mentre la squadra rossocrociata è stata battuta in seguito all’errore di Xhaka. Il giocatore in questione, dal canto suo, si è dichiarato triste ma anche relativamente sereno. Egli ha infatti dichiarato che la squadra ha giocato una bella partita, sapendo trasformare in parità la situazione difficile che si era creata nel primo tempo.

petkovicShaqiri non nasconde il rimpianto per l’eliminazione, ma ritiene anch’egli che i giocatori elvetici abbiano dato il meglio, sebbene non siano riusciti oggi a scrivere una pagina storica per il calcio svizzero. Secondo Shaqiri gli svizzeri avrebbero dovuto però mostrare maggiore decisione, soprattutto nelle prime fasi di gioco, e cercare di raggiungere il vantaggio senza arrivare ai rigori, nei quali, come ricorda anche Petkovic, il caso è forse altrettanto importante dell’abilità.

Secondo Petkovic l’esperienza della Svizzera agli europei 2016 è stata comunque positiva e servirà alla squadra per crescere e migliorare ancora. Si riprenderà dunque subito a lavorare per le qualificazioni ai mondiali del 2018.