Che cos’è il TTIP ?   Il Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti (in inglese Transatlantic Trade and Investment Partnership, TTIP) è un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziato dal 2013 tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America.

L’obiettivo dichiarato è quello di integrare i due mercati, riducendo i dazi doganali e rimuovendo in una vasta gamma di settori le barriere non tariffarie, ossia le differenze in regolamenti tecnici, norme e procedure di omologazione, standard applicati ai prodotti, regole sanitarie e fitosanitarie.

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dal portale www.blognews24ore.com

Donald Trump, candidato repubblicano alle elezioni presidenziali statunitensi, inizia a parlare del suo programma economico e lo fa in Pennsylvanie e nell’Ohio, due Stati industriali dove la sua rivale, Hillary Clinton ha tenuto numerosi comizi e speso milioni di dollari in passaggi televisivi.

La posta in gioco è chiara: conquistare il voto degli operai. Trump ci prova con un discorso sulla lotta per i diritti dei lavoratori e mettendo in causa gli accordi commerciali internazionali, in particolare il TTIP, il Trattato transatlantico che si negozia tra Stati Uniti e Unione europea :

Il TTIP, così come lo conosciamo, darebbe un colpo fatale all’industria americana. L’ondata di mondializzazione ha annientato la classe media. La mondializzazione non deve necessariamente svolgersi in questo modo, possiamo raddrizzarci in poco tempo.”

Trump si è detto pronto a ritirarsi dall’accordo di libero scambio nord-americano (Alena) con il Canada e il Messico, se il trattato, a suo dire pericoloso, non fosse rinegoziato. Nei suoi discorsi, Trump ha promesso, qualora sarà presidente, di nominare un negoziatore commerciale incaricato di lottare per i diritti dei lavoratori e un segretario al commercio, che identificherà tutte le violazioni dei trattati commerciali.

Il candidato repubblicano ha accusato Hillary Clinton di aver cambiato idea sul Trattato transatlantico all’inizio della sua campagna presidenziale, mentre lo aveva sostenuto quando era Segretaria di Stato nell’amministrazione Obama. Per tutta risposta, Hillary Clinton ha pubblicato su Twitter una foto di una t-shirt della campagna di Trump, confezionata in Bangladesh.

La Camera americana di commercio, tradizionalmente vicina ai repubblicani, ha criticato le dichiarazioni di Trump, dicendo che con il suo piano si assisterebbe a un aumento dei prezzi, alla perdita di posti di lavoro, all’indebolimento dell’economia e al pericolo di una nuova recessione.

Il presidente dell’Associazione delle aziende manufatturiere americane ha dichiarato che Trump capisce ogni cosa al contrario : “Gli accordi commerciali sono positivi per i salariati del settore manufatturiero e per gli impieghi.”

Lanciandosi sul terreno degli accordi commerciali internazionali, Trump corre comunque pochi rischi : il rapporto annuale del Public Religion Research Institute e della Brookings Institution, mostra che il 57% degli americani considera questi accordi pericolosi e poco utili alle imprese americane. Un tasso che raggiunge il 69% tra i sostenitori di Trump, il 60% tra i repubblicani e il 49% tra i democratici.