Gli agenti di polizia al confine tra Italia e Svizzera, al valico di Chiasso-Brogeda, hanno iniziato stamane i respingimenti per tutti gli immigrati clandestini, i quali, senza documenti, tentano di raggiungere il Nord Europa.
Ora la città lombarda di Como si trova alle prese con il crescente numero di clandestini respinti dalla Confederazione Elvetica. Quaranta somali sarebbero accampati alla stazione di Como san Giovanni, un centinaio, invece, quelli che invadono la città.
Le scene del Brennero, di Ventimiglia e di Calais sono ora terribilmente lombarde. Caos nello scalo ferroviario, tra bivacchi che continuano ad aumentare e disagi per i viaggiatori.
Alberto Sinigallia, presidente di Progetto Arca, gestore di centri d’accoglienza a Milano, spiega che il canale aperto verso la Svizzera ogni quindici giorni era, per l’Italia, una valvola di sfogo. Ora tappata, vista l’incapacità gestionale della piccola stazione di Como-San Giovanni non attrezzata come quella di Milano Centrale con un hub per i migranti.
Già attivati i gruppi di volontariato per portare sostegno alimentare ai clandestini, i quali sono generalmente di nazionalità somala o magrebina.