Sembra che il governo turco questa mattina sia riuscito a riprendere il controllo del paese, dopo il fallito tentativo di colpo di stato avvenuto ieri sera ad opera di una parte dell’esercito. La situazione tuttavia è tutt’altro che chiara, dal momento che, secondo un ufficiale del governo turco, i ribelli hanno ancora sotto il proprio controllo il quartier generale dell’esercito nella città di Ankara.

Erdogan

Gli scontri di ieri sera hanno già causato circa 200 vittime. Al momento i comandanti militari leali al governo di Erdogan stanno cercando di riottenere il controllo sulle ultime zone ancora in mano ai ribelli, in modo tale da mettere in sicurezza la capitale. Questa mattina il generale turco Umit Dundar ha dichiarato in televisione che il tentativo di colpo di stato é stato sventato.

Un elicottero militare turco è nel frattempo atterrato nella città greca di Alexandroupolis; le otto persone che si trovavano a bordo sono state arrestate dalla polizia greca. Benché essi abbiano chiesto asilo politico in Grecia, non è ancora chiaro se siano tra i responsabili del fallito colpo di stato.

Nelle parole di coloro che venerdì sera hanno tentato di prendere il potere in Turchia, lo scopo dell’esercito era quello di ristabilire l’ordine costituzionale. Dal canto suo, il primo ministro Erdogan ha condannato l’avvenuto come un atto illegale.

Oltre cento tra i partecipanti alla rivolta e novanta altre persone sono morte nei disordini sorti tra ieri e oggi; tra le vittime si annoverano anche più di 40 poliziotti, due militari e quasi 50 civili. Al momento, inoltre circa 1’500 militari sono trattenuti per essere interrogati, nell’ambito delle indagini sull’accaduto.

La Casa Bianca ha esortato tutti i partiti in Turchia a supportare il governo democraticamente eletto e ad evitare in ogni modo violenze o spargimenti di sangue. Anche l’Unione Europea, per voce della Commissione, ha dichiarato di supportare il governo eletto del paese, e di seguire da vicino lo svolgersi degli eventi.