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Hess

Lo scorso 10 maggio, commentando il 75. dell’arrivo in Scozia del rappresentante ufficiale del partito nazista Rudolph Hess, la BBC lo ha definito uno degli elementi più misteriosi della Seconda guerra mondiale.

Da un articolo del giornale IA REGNUM :

Il 17 agosto 1987, all’età di 93 anni, Rudolph Hess si è spento nella prigione di Spandau a Berlino, in circostanze poco chiare. E’ stato considerato uno dei principali criminali nazisti eppure al processo di Norimberga non era stato condannato a morte.

La morte del “prigioniero numero 7” (secondo la sua matricola in prigione) è giunta allorchè si discuteva sempre più di una sua rimessa in libertà. Le persone a conoscenza del suo dossier, come il suo ex avvocato, avevano la certezza che il “dossier Hess” fosse stato fabbricato di tutto punto in occasione del processo di Norimberga, al punto che il comandante americano responsabile della prigione di Spandau, aveva scritto al riguardo all’ex presidente russo Gorbatchev. Questi aveva promesso di occuparsene e poco dopo la morte di Hess era stata annunciata.

Era stato detto che Hess si era impiccato usando un filo del radiatore della sua cella, in un momento in cui la guardia che lo sorvegliava si era allontanata. In seguito avevano iniziato a circolare delle voci, che facevano pensare che Hess fosse stato ucciso. Se fosse stato rimesso in libertà avrebbe potuto rivelare dettagli compromettenti sulla Seconda guerra mondiale.

Alla fine degli anni 1990, un gruppo di ricercatori russi aveva lavorato a una raccolta di documenti d’archivio riguardanti Adolf Hitler. In uno di questi, era scritto che la famosa spedizione in aereo di Hess in Scozia nel maggio 1941 era stata sconsigliata da Hitler.

Hess 2La raccolta di documenti era stata venduta con successo negli Stati Uniti, ma era stata vietata in Gran Bretagna, dove i documenti riguardanti i legami tra Londra e i nazisti potranno essere divulgati solo a partire dal 2017.

Josef Stalin aveva accolto male la notizia del viaggio di Hess in Scozia e aveva stabilito un nesso con l’attacco germanico alla Russia. Non si era fatto convincere dagli argomenti degli inglesi, i quali affermavano che era una manovra per attirare Hess sul loro territorio e catturarlo, per scambiarlo con due agenti britannici prigionieri dei tedeschi.

Il 19 ottobre 1942, Stalin aveva mandato al suo ambasciatore a Londra un telegramma, nel quale chiedeva se Churchill intendesse trattenere Hess allo scopo di negoziare con la Germania. Nell’autunno 1942, l’ambasciatore russo aveva parlato di questa eventualità con il capo della diplomazia britannica, Anthony Eden. Quest’ultimo aveva informato al riguardo l’ambasciatore inglese a Mosca, Alan Clarke, precisando che Hess non sarebbe stato processato da un tribunale internazionale straordinario. Inoltre, si doveva confermare a Stalin che Hess non sarebbe stato usato da Londra per concludere un accordo di pace separato con la Germania di Hitler.

Però, nel marzo 1943, Washington e Londra avevano rinunciato a organizzare i processi ai criminali di guerra nazisti. Invece, avevano proposto di giustiziarli in segreto, qualora fossero stati catturati. Stalin si era opposto a questa decisione, perchè non si fidava dei suoi alleati occidentali.

Alla fine di lunghi negoziati, le parti si erano accordate sul fatto che vi sarebbero stati dei processi, ma che si sarebbero evitati gli aspetti che avrebbero potuto portar loro pregiudizio. Un principio che non venne rispettato al processo di Norimberga del 1946, quando l’avvocato incaricato della difesa di Rudolph Hess si mise a leggere alcuni passaggi dell’accordo segreto Ribbentrop-Molotov dell’agosto 1939, del quale era riuscito ad avere una fotocopia. Era stato interrotto dagli avvocati dell’accusa, ma il 22 maggio 1946 un giornale americano aveva pubblicato l’integralità del documento, malgrado fosse classificato come segreto. Dopo la sua pubblicazione, il generale sovietico Nickolai Zorjia si era suicidato.

Al processo di Norimberga, Hess evitò l’impiccagione. Chi era riuscito a salvargli la vita ? Il suo avvocato o qualcun altro ? In alcuni cerchi ristretti, era soprannominato “l’egiziano”. Era infatti nato ad Alessandria d’Egitto, parlava molto bene inglese ed era un appassionato del mondo dell’occulto e di cose mistiche. Era inoltre molto vicino al generale e politologo intellettuale Karl Haushofer. Lo storico V. Prousakov considera che Haushofer abbia fatto il suo apprendistato con il mistico russo Georges Gurdjieff.
Negli anni 1920, era Haushofer che aveva presentato Hess a Hitler e un anno prima, in questa cerchia vicina al Führer era apparso un altro personaggio enigmatico, Alfred Rosenberg, arrivato in Germania dall’Unione sovietica.