Donald Trump ha parlato di molte minacce che gli USA devono affrontare nel suo discorso di ieri a Cleveland, nell’Ohio, discorso con cui ha accettato la candidatura a presidente per il partito repubblicano. In primo luogo, Trump ha dichiarato che il crimine e la violenza che affliggono la nazione avranno fine e che la sua presidenza darà inizio a una nuova era, che porrà la gente comune al primo posto.

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La nomina a candidato repubblicano è stata tuttavia in parte oscurata dal rifiuto di alcune figure di rilievo nel partito di appoggiarlo. Tra questi, il senatore Ted Cruz, che ha dichiarato di non poter dare il proprio supporto a una persona che lo ha insultato durante le prime fasi della campagna elettorale.

Nelle intenzioni di Trump, il suo discorso, durato oltre un’ora, doveva unire il partito e rilassare le tensioni interne. Il candidato repubblicano ha infatti cercato di avvicinarsi agli afro-americani, trattando i temi della povertà e dell’elevato tasso di disoccupazione, accusando inoltre il governo Obama di essere stato incapace di promuovere adeguatamente l’educazione e l’occupazione per le minoranze.

Trump si è addirittura lanciato dichiarando che è necessario proteggere i diritti degli omosessuali americani contro la violenza e l’oppressione, cambiando quella che era stata la posizione del partito fino a pochi giorni fa. Il candidato repubblicano ha poi dichiarato che la sicurezza della nazione è messa oggi in pericolo dagli estremisti islamici, dagli immigrati irregolari e dagli accordi commerciali che hanno peggiorato il benessere dei lavoratori statunitensi.

Infine, Trump ha promesso di dar voce agli “americani dimenticati”, che lavorano sodo ma non sono presi in considerazione nelle decisioni politiche. Ha quindi attaccato duramente la sua rivale del partito democratico, Hillary Clinton, accusandola di essere stata troppo tollerante, ad esempio per quanto riguarda l’immigrazione di massa.