La Germania continua ad essere il teatro di drammatici episodi di violenza. Ieri, infatti, un siriano al quale era stato rifiutato il diritto d’asilo si è fatto esplodere, causando il ferimento di 12 persone, vicino all’entrata di un festival musicale nella città di Ansbach, nella parte meridionale della Germania. I motivi del gesto al momento non sono chiari.

L’uomo, 27 anni, che sarebbe stato rimandato in Bulgaria, ha fatto detonare l’ordigno che aveva nello zaino dopo che gli è stato rifiutato l’ingresso al festival, stando a quanto riportato dalla polizia bavarese. Circa 2500 persone sono state evacuate in seguito all’esplosione.

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I servizi di sicurezza hanno precluso l’accesso al centro cittadino, mentre gli esperti stanno cercando di determinare quali esplosivi siano stati usati dall’autore dell’attacco. Il sindaco di Monaco, Dieter Reiter, ha suggerito che gli zaini siano vietati al festival della birra (Oktoberfest), come misura precauzionale.

Stephan Mayer, un parlamentare dello stesso partito della cancelliera Merkel, ha dichiarato che la Germania dovrebbe riprendere il controllo delle proprie frontiere, pur sottolineando come sia sbagliato dare la colpa alla politica dei rifugiati promossa da Angela Merkel per gli episodi di violenza degli ultimi giorni.

Si è trattato infatti di una settimana segnata da numerosi episodi drammatici, dei quali tuttavia finora solo il primo è stato ricollegato a un gruppo estremista. Il 18 luglio un diciassettenne afghano richiedente l’asilo ha aggredito i passeggeri di un treno con un’ascia ed è stato ucciso dalla polizia. Lo Stato Islamico (IS) ha rivendicato l’attacco, rendendo pubblico un video registrato in precedenza dall’autore stesso dell’attacco.

Il 22 luglio un giovane con doppia cittadinanza tedesca e iraniana ha iniziato a sparare vicino ad un centro commerciale nella capitale del Land della Baviera, Monaco, uccidendo nove persone prima di togliersi la vita. Si è detto che fosse ossessionato dagli episodi di sparatorie avvenute nelle scuole.

Infine, il 24 luglio un richiedente l’asilo siriano è stato arrestato nella città di Reutlingen, nel Baden-Wuerttemberg, con l’accusa di aver ucciso una donna polacca con un macete e di aver ferito altre due persone. In questo caso la polizia ha dichiarato che potrebbe trattarsi di un delitto passionale.