In merito alla drammatica situazione che vede l’affollarsi di migranti al blocco Como-Chiasso, la redazione di Ticinolive ha intervistato Daniele Contucci, Poliziotto italiano della Direzione Centrale Immigrazione e Polizia delle Frontiere e Dirigente Sindacale Consap, che ha più volte denunciato, anche con interrogazioni parlamentari, la mala gestione, complici casta e cooperative, dell’immigrazione clandestina in Italia.

Daniele Contucci come mai questo assembramento di migranti al confine Italia-Svizzera?

La maggior parte di queste persone rifiutano di farsi fotosegnalare nel primo paese d’approdo in Europa, pertanto vogliono da subito raggiungere le mete prefissate. La Svizzera, pur essendo un paese molto ricco, è, per i migranti, soprattutto una zona di transito, poiché questi vogliono raggiungere i paesi dell’Europa centrosettentrionale, come l’Austria e la Germania.

Cosa ci guadagnano questi migranti a voler a tutti i costi raggiungere questi paesi?
Premesso che molti dei migranti hanno parentele alle quali vogliono ricongiungersi in Germania o in Austria, va detto che questi suddetti Paesi presentano uno stato sociale più attento per i migranti, e nonostante siano più attenti rispetto all’Italia all’immigrazione clandestina, offrono più assistenzialismo nei confronti degli immigrati e, per essi, più possibilità di integrazione.

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Daniele Contucci, Poliziotto della Direzione Centrale Immigrazione

e Polizia delle Frontiere,

è anche Dirigente Sindacale Consap

Per esempio: un siriano con la qualifica di medico che arriva in Italia sarà condannato al bivacco, lo stesso siriano che giunge in Germania avrà invece la possibilità di vedersi reintrodotto nel settore sanitario. Vero è che i siriani, la cui maggior parte è laureata e decisamente integrabile, sono quella parte di migranti che la Germania ha – con slancio- preferito accogliere, diversamente da coloro che invece sono più facilmente portati all’inciviltà, spesso per lo stato tribale da cui provengono, che oggi affollano il territorio italiano.

In Italia invece, dopo che i migranti sbarcati si vedono venir loro riconosciuto uno dei seguenti titoli per soggiornare (in merito a: 1) asilo politico 2) protezione sussidiaria 3) motivi umanitari) viene loro stanziato un cachet di 37 euro al giorno, se i minori la cifra aumenta, (di cui quasi la totalità va però a finanziare le cooperative che gestiscono il fenomeno) con conseguenza l’inevitabile condanna di un perpetuo bivacco quotidiano.

Cosa pensa quindi del “blocco” svizzero?
Il governo svizzero ha ragione. Ogni stato deve garantire la sicurezza del proprio popolo. E’ l’Italia che, visto il recente incarico al semestre europeo, avrebbe dovuto rivedere il trattato di Dublino nella parte in cui si afferma che il rifugiato debba essere accolto nel primo paese d’arrivo. Stando alle suddette regole, se un migrante vuole recarsi in Germania, ma è stato fotosegnalato in Italia, viene rispedito dalle autorità tedesche in Italia stessa. Il trattato di Dublino nato nel 1990, rivisto nel 2003 e nel 2013 ma mai sulla suddetta parte, nonostante i tanti proclami del governo Renzi su questa specificità.

Cosa pensa dell’incontro di Ventotene tra Renzi, Hollande e la Merkel?
Con quest’incontro di Francia, Germania e Italia parrebbe si inizi a parlare di rimpatri gestiti dall’agenzia Frontex. Ma che fine hanno fatto dei 172 mila migranti giunti in Italia nel 2014, i circa 130mila clandestini che nel 2014 non hanno ottenuto il titolo per sostare sul territorio italiano, sfuggiti al fotosegnalamento e al rimpatrio (per la mancanza di accordi bilaterali con i paesi di provenienza dei clandestini)? E per il 2015 vale la stessa domanda, con all’incirca una percentuale altrettanto alta. All’Europa, della situazione drammatica in cui versa l’Italia, non gliene frega niente, mentre l’Italia non sa far valere le proprie ragioni poiché non rivede il trattato di Dublino.

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Daniele Contucci denunciò il caso delle malattie infettive portate dai migranti,

durante lo sbarco nel porto di Augusta nel giugno 2014, di 66 portatori di scabbia e varie unità con tbc conclamata.

La Svizzera, invece, fa bene. Poiché l’unica immigrazione positiva è quella integrabile.
Altrimenti si creano gli stessi scontri sociali come quelli avvenuti in Corsica o come il pestaggio avvenuto a Catania, del quale, lungi dal giustificarlo, i colpevoli spesso sono da ricondurre nella malagestione di questo fenomeno, riconoscere sono le autorità statali.

La Confederazione Elvetica, vista l’impossibilità di integrare la maggioranza di migranti clandestini assembrati al confine, bene fa nel proteggere il suo popolo.

Intervista a cura di Chantal Fantuzzi.