Che i pipidini si siano mossi male in questa delicata vicenda è di solare evidenza. Forse nella loro mente è ancora radicata l’immagine del “nemico atavico”. Forse il primo segnale errato l’ha dato il loro municipale. Rossi li critica severamente.
Fortuna che il tentativo di “legalizzare il pateracchio” – ratificando un consiglio a quattro con i 3 ex officio e la sola Pesenti – è fallito miseramente. Il merito dell’impresa va alle due “ragazze” PLR, che si sono battute come tigri, e più ancora a Jacques Ducry, che ha dato una grossissima mano. Jacques è logico, incisivo e parla in modo autorevole: una vera benedizione. Di fronte a lui certi consiglieri comunali sembrano dei pigmei balbuzienti.
Lo ammiro? Sì, certo. Non ho mai votato per lui sin dai tempi del Sacro Romano Impero. Ma che importano gli strampalati proclami del Numes (scritti da lui)? Una candelina in via Frasca al “prode Jacques” la vogliamo accendere?
[…] Ho letto poi il commento di un’amica del PPD cui dispiace la mancata nomina di Grassi. Eppure sarebbe bastato che il PPD accettasse la proposta del PLR di sostenere reciprocamente le due candidature. Data l’astensione annunciata di PS e Verdi (scelta debole, certo, ma chiara e trasparente) Grassi e Masoni sarebbero stati eletti con 27 voti (18 PLR + 9 PPD) e Pesenti avrebbe raccolto i 18 voti della Lega (eventualmente 21 con l’UDC). Ma il PPD ha preferito un’intesa sotto banco con la Lega, che non ha retto alla prova del voto segreto chiesto proprio dalla Lega! Bravi apprendisti stregoni, fidatevi di chi ha attaccato per 10 anni il progetto LAC, salvato dalla tenacia di Masoni e dall’appoggio di PLR, PS e PPD!
Martino Rossi