carriello-1Dal 25 ottobre al 28 novembre, la Hall del LAC ospita l’installazione con suono Carillon – Opera per archi di Letizia Cariello, un’opera che esplora la dimensione del tempo in un luogo di transito e incontro tra le diverse forme d’arte. L’opera è composta di due violoncelli, una cassa di risonanza meccanica, due archetti e due dischi d’acciaio e velluto rosso incidentati. Strumenti musicali che ormai non possono più suonare le sette note riacquisiscono così la capacità sonora grazie agli interventi dell’artista. I violoncelli, con i quali il pubblico è chiamato a interagire, riproducono il suono registrato nello spazio degli anelli di Saturno e del Sole ogni qualvolta gli strumenti disegnano un cerchio ritornando al loro punto di partenza.

carriello-2L’artista pone particolare attenzione alla dimensione del tempo, enfatizzata nell’opera dalla presenza di un grande disco d’acciaio sul quale è inciso un calendario, simbolo a lei caro. Composto da una lunga sequenza di numeri e lettere, il calendario è frutto di un esercizio di meditazione occidentale che vuole rendere percepibile il tempo e la sua immaterialità. Il procedimento meccanico che si cela dietro l’opera è anch’esso parte integrante dell’indagine sul tempo: esso ricorda infatti un carillon o un metronomo, strumento musicale meccanico che produce del suono il primo, e contatore dello scandire del tempo il secondo.

carriello-3“Carillon è un’installazione multimediale che nasce dai pensieri di aiuto, ascolto, tempo e cura, che sono i fili conduttori del mio lavoro” (Letizia Cariello)

carriello-4Letizia Cariello vive e lavora a Milano, dove insegna Anatomia Artistica presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.

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L’artista sarà a Lugano anche giovedì 10 novembre alle 18:00 per presentare al Cinema Iride di Lugano il documentario “Knowledge is the beginning” (2005), di Paul Smaczny e concesso dalla Fondazione Daniel Barenboim, sulla West-Eastern-Divan Orchestra e sul concerto di Ramallah.

“Knowledge is the beginning” è un documentario che racconta della musica come luogo di costruzione di un territorio predisposto alla pacificazione, interrogandosi sulle potenzialità e i limiti dell’opera degli artisti. Per questa proiezione, luogo di pacificazione è la Svizzera, che Letizia Cariello identifica come ideale per parlare di ricostruzione, come nei suoi lavori.

L’evento è a ingresso gratuito (durata 1h55)