lac-tt-7-giacomettiTutti conoscono – e non siamo neppure obbligati a riassumerlo – il “pasticciaccio brutto” (parafrasando Gadda) che si è verificato lunedì 3 e martedì 4 ottobre in Consiglio comunale a Lugano.

Un primo ricorso era stato presentato da Ares Bernasconi Patrick Pizzagalli (v. articolo di Ticinolive). Già in occasione della seduta del 4 la presidente della Sezione luganese Giovanna Viscardi aveva preannunciato il ricorso del Partito alla prima istanza di giudizio, che è il Consiglio di Stato. Formalmente il ricorso non è stato presentato (lunedì scorso) dalla sezione, bensì da due cittadini luganesi, membri dell’Ufficio presidenziale della stessa e patrocinati dall’avvocato Lorenzo Anastasi, già giudice del Tribunale d’Appello.

Come noto la prima votazione segreta diede il seguente risultato (accanto ai già “eletti” ex officio Badaracco, Foletti e Sganzini): Pesenti 27, Masoni 21, Grassi 20. Grassi dunque escluso, Pesenti e Masoni elette.

Nella seconda votazione “di ratifica” Pesenti fu confermata; Masoni invece cadde per aver ottenuto 20 voti a favore e 22 contro.

Il ricorso presentato da Anastasi chiede che solo il risultato della prima votazione venga preso in considerazione. Se esso fosse accolto (istanze successive: il TRAM e il Tribunale Federale) la composizione dell’ (ambitissimo) Direttivo del LAC sarebbe:

BADARACCO FOLETTI SGANZINI PESENTI MASONI