Con 290 grandi elettori, sui 270 necessari e il conteggio non è ancora terminato, Donald Trump diventa il 45° presidente degli Stati Uniti. La rivale democratica, Hillary Clinton, lo ha chiamato e si è congratulata per l’eccellente risultato. Trump ha assicurato che sarà il presidente di tutti gli americani.

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Poco prima delle 09h00, ora svizzera, Trump aveva raccolto 290 grandi elettori, contro i 218 di Hillary Clinton. Per vincere l’elezione ne sono necessari 270.

Trump ha vinto nella maggior parte degli Swing States, gli Stati chiave determinanti per il risultato finale : la Florida, 29 grandi elettori, la Pennsylvania, 20 grandi elettori, l’Ohio, 18, la Carolina del Nord, 15 e l’Iowa, 6 grandi elettori. Il candidato repubblicano ha vinto anche in Alaska, Arizona, Utah, Montana, Idaho, Wyoming, Kentucky, Indiana, Louisiana, Missouri, Georgia, Virginia occidentale, Tennessee, Oklahoma, Mississippi, Carolina del Sud, Dakota del Nord e Dakota del Sud, Nebraska, Kansas, Texas, Arkansas, Wisconsin e Alabama. Mancano i risultati del New Hampshire, Minnesota e Michigan.

Annunciando grandi interventi e promettendo di mettersi subito al lavoro per il bene del popolo americano, Trump ha assicurato che gli Stati Uniti collaboreranno con tutti i paesi che saranno disposti a farlo. Il partenariato verrà privilegiato al conflitto.

La candidata sconfitta, la democratica Hillary Clinton, ha chiamato Trump al telefono e si è congratulata per il suo ottimo risultato. Secondo il portavoce della sua campagna, Clinton non si esprimerà pubblicamente sino a giovedì.

Tra gli Stati chiave, Hillary Clinton ha vinto solo nel Nevada (6 grandi elettori). Ha anche vinto nel Maine, nello Stato di Washington, in Oregon, Colorado, Connecticut, Vermont, Maryland, Rhode Island, New Jersey, New York, Massachusetts, Nuovo Messico, Delaware, Washington DC, Virginia, Hawaïi, Illinois e California.

Oltre al nome del nuovo presidente, il punto forte di queste elezioni era il controllo del Senato, con il rinnovo di 34 dei 100 seggi. I repubblicani hanno sin da ora la sicurezza di controllare la Camera dei rappresentanti e mantengono anche la maggioranza del Senato.