La scomparsa del corallo dagli oceani rappresenta un danno incalcolabile per milioni di persone, sul piano ambientale ed economico.

La Grande barriera corallina, in Australia, ha subìto dapprima un’improvvisa decolorazione e in seguito gran parte dei coralli sono morti. Secondo le analisi degli scienziati, il problema è stato causato dal riscaldamento climatico e dall’aumento dell’acidità dell’acqua, a causa dell’inquinamento.

Recenti studi mostrano che se questa tendenza verrà mantenuta, entro una ventina d’anni la scomparsa massiccia dei coralli causerà conseguenze catastrofiche per decine di milioni di persone.
Un grande pericolo interessa le regioni dove le barriere coralline servono a proteggere la linea costiera. Dopo la loro scomparsa, nessuna barriera naturale si frapporrà tra la terraferma e le inondazioni. I pescatori saranno privati di un’importante fonte di reddito e verrà colpita anche l’industria del turismo. Senza dimenticare la perdita di posti di lavoro.

I più esposti al pericolo sono i paesi del sud est asiatico – Tailandia, Filippine e altri, così come le regioni costiere dell’ovest del Messico, una parte dell’Australia, il Giappone e l’Arabia Saudita.
Il problema colpirebbe anche la Cina, le isole Fiji, la Papuasia-Nuova Guinea e altri paesi che basano parte della loro economia sul corallo.