Il gruppo automobilistico annuncia un drastico piano di riduzione dei costi, il più importante degli ultimi decenni. Al contempo investirà 3.5 miliardi di euro nelle vetture elettriche.
Il piano di riduzione dei costi di Volkswagen ha anche un nome, si chiama “Patto del futuro”. E’ il più importante taglio di posti di lavoro intrapreso dall’azienda da decenni. Prevede, entro il 2020, economie annue per 4 miliardi di euro. Il che significa la soppressione di 30’000 posti di lavoro, di cui 23’000 in Germania.
Il piano era in corso di trattative da settimane, tra la direzione di Volkswagen e i rappresentanti dei sindacati. Questi hanno ottenuto che vengano mantenuti tutti i siti di produzione. In Germania, le riduzioni degli effettivi riguarderanno principalmente le fabbriche al nord e dovrebbero avvenire tramite pensionamenti anticipati e impieghi a tempo parziale a dipendenza dell’età. All’estero, la cancellazione degli impieghi interesserà il nord America e il Brasile, dove le vendite del marchio VW sono basse.
Oggi, le vetture elettriche sono di semplice costruzione e implicano un numero minore di pezzi da fabbricare e da montare, dunque un numero inferiore di lavoratori. Volkswagen intende dedicarsi maggiormente a questo settore, dal quale sinora è rimasta piuttosto assente. E’ previsto un investimento di 3.5 miliardi di euro : “Prepariamo la svolta più radicale che l’industria automobilistica abbia mai conosciuto – ha commentato venerdì 18 novembre il direttore del marchio Volkswagen, Herbert Diess.