Dopo 15 anni di assenza sul territorio padovano di feste provinciali leghiste, la Lega Nord ripropone come simbolo la Gaetana, donna popolare del secondo dopoguerra, e ne esce con un exploit scintillante.
LaGaetana, svoltasi il 30settembre e il 1 ottobre 2016 al Gran teatro Geox di Padova, prima edizione di un evento destinato a un futuro radioso, è stato un successo. Svariati i temi, illustri gli ospiti dal Veneto, Lombardia, Emilia e Toscana.
La Redazione di Ticinolive ha pertanto intervistato il segretario della Lega Nord di Padova, Avv. Andrea Ostellari, ideatore e organizzatore de LaGaetana.

Avv. Andrea Ostellari LaGaetana2016 è stato un evento innovativo e per certi versi inaspettato. Come è nata la fortunata idea di associare un simbolo del popolo, la Gaetana, per l’appunto, a un evento leghista?

La Gaetana, da cittadina di Padova, con questa idea ne è diventata un simbolo del popolo. Quella che veniva denigrata, offesa, vessata viene riscoperta come simbolo di una città legata al proprio passato. Un richiamo alle origini e a ciò che rappresenta il popolo troppo spesso abbandonato in favore di chi non vive il territorio.

Chi sono stati gli ospiti di chiara fama nazionale che hanno solcato questa prima edizione de LaGaetana?

In questa prima edizione abbiamo avuto il piacere di ospitare oltre al Sindaco della città Massimo Bitonci, il Governatore della regone Veneto Luca Zaia e il segretario federale Matteo Salvini. Inoltre il segr. Nazionale Gianantonio Da Re, il vice segretario federale ed eurodeutato Lorenzo Fontana, il consigliere comunale di Bologna Lucia Borgonzoni, il presidente di Identità Europea Adolfo Morganti, il vignettista Alfio Krancic, nella seconda serata Toni Iwobi, Roberto Marcato, Manuel Vescovi, Giampaolo Gobbo, i giovani padani capitaniati da Andrea Crippa.

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Padova, la Gaetana. Il Vignettista Alfio Krancic disegna una vignetta durante lo spettacolo.

le vignette sono state proiettate e a fine serata l’Autore ne ha autografate e regalate alcune personalizzate a Zaia, Salvini, Bitonci.

Due giorni intensi di incontri e dibattiti. Quali sono stati i momenti più salienti di questa edizione?

La prima serata è stata quella più forte sia di contenuti che di sorprese. Gli ospiti sono stati coinvolti in un vero talk ripreso dalla TV locale TV7 trivenet, nell’ambito del quale venivano proiettate sul maxi schermo le storie di cittadini padovani che interrogavano gli ospiti chiedendo risposte ai loro bisogni. La risposta del pubblico eccezionale con 1200 partecipanti.
Nella seconda serata si è svolto il dibattito sulla rifora referendaria ed interessante è stata sicuramente l’intervista sul palco a Giampaolo Gobbo, consierato uno dei padri fondatori del partito. Tanto per chiarire che noi guardiamo al futuro ma senza dimenticare chi siamo e da dove veniamo.

Pubblico e cifre. Si aspettava un tale successo o è stata una bella sorpresa?

Il pubblico ha risposto in maniera importatnte, abbiamo riepito un palazetto con un totale di quasi 2000 presenze nelle due serate. Assolutamente un bilancio positivo.

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Matteo Salvini in un momento di pausa dello spettacolo.

La scelta di localizzare una festa di tal calibro a Padova è correlata con l’amministrazione leghista della città? (Sindaco Massimo Bitonci, N.D.R)

Padova è centrale nel veneto e qui abbiamo le teste e i numeri per far qualcosa di buono. Nonostante i traditori che in una notte hanno firmato il documento delle dimissioni, Bitonci rimane il nostro candidato e il nostro Sindaco. I cittadini padovani sono arrabbiati per come hanno agito questi nottambuli.
La prossima Gaetana sarà ancora a Padova!

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Ostellari e il sindaco di Padova, Massimo Bitonci

Immigrazione, legittima difesa e sicurezza. Questione molto sentita e presa in considerazione, ce ne parli.

Temi fondamentali se vogliamo parlare di futuro. L’immigrazione non può prescinere da una corretta valutazione di chi arriva, da dove e per quali motivazioni. Il contrario di quello che fa il governo Renzi. Di legittima difesa se ne è parlato perchè i cittadini non possono venire sottoposti a processo solo per il fatto di essersi difesi da qualcuno che li aggredisce in casa. Inevitabilemnte concetti che richiedono attenzione del legislatore che pensa più alle adozioni gay piuttosto che ai propri cittadini.

Lei è stato anche a Bagnoli dove c’è un comitato, nominato durante l’edizione dell’evento. Di che cosasi tratta?

È un comitato nato da cittadini che legittimaemente protestano e chiedono a gra voce che il governo la smetta di invadere il territorio in quel modo non garantendo integrazione. noi siamo al loro fianco.

Dai video e dalla diretta televisiva di TriVeneta si deduce che il pubblico fosse entusiasta. Complice la presenza di Salvini?

Il clima di euforia e novità, un evento televisivo, ma legato al popolo, alla nostra identità, al nostro passato ma con un chiaro messaggio: il futuro che dobbiamo costruire è nelle nostre mani.

Tra i tanti temi toccati, anche il sistema scolastico universitario, con la partecipazione di uno studente di medicina. Come si è svolto il confronto del ragazzo con il Governatore Zaia?

Lo studente lamentava l’assenza di prospettive che questo stato non sa dare ai giovani che si laureano e magari che hanno anche risultati eccellenti. Interessante è stato il confronto con il governatore Zaia e lo studente perchè hanno affrontato e spiegato al pubblico il tema caro ai giovani, non solo studenti, che cercano un futuro migliore. Molti di questi si impegnano anche in politica ed è una risorsa immensa anche per noi.

LaGaetana, simbolo del popolo, ha visto la partecipazione di “gente del popolo” come un comune padre di famiglia che non sempre arriva a fine mese. Il pubblico si è sentito coinvolto?

Certamente siamo vicini al popolo e non a quelli che amano i palazzi. Per qquesto abbiamo voluto raccontare storie vere vissute da gente comune. Troppo spesso sono i nostri cittadini ad essere vessati e disprezzati da uno Stato che non li protegge. Abbiamo raccontato la storia di un veneto che non arriva a fine mese e che a causa di una malatta ha perso il lavoro. Abbandonato, soprattutto dallo Stato.

Una curiosità. È stata mai scoperta la reale identità di questa donna-simbolo di Padova, La Gaetana?

La Gaetana è un simbolo e, per quanto mi riguarda, rimane un’idea e, permettetemi, pure riuscita bene.

Data la straordinaria riuscita de La Gaetana, ha già in mente un’edizione per il prossimo anno?

Sicuramente la ripeteremo e sarà ancora più bella e ricca di contenuti.

La prossima edizione potrebbe essere addirittura di respiro europeo, con la partecipazione degli euroscettici alleati in europarlamento della Lega Nord?

Direi che questa è la strada giusta. Un Gaetana sovranista ed identitaria.

Una frase che anticipi l’anteprima della prossima Gaetana2017?

Sarà uno spettacolo nazionale.

Per concludere. Tre aggettivi che riassumano il successo di questa prima edizione de La Gaetana.

Semplice, coinvolgente, positiva.

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il pubblico è arrivato alle 2000 presenze

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Staff e ospiti de LaGaetana

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al centro, Massimo Bitonci, sindaco di Padova.

V.M.

Redazione Ticinolive – Riproduzione Riservata