Il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha dichiarato domenica 20 novembre che il suo paese non intende aderire a ogni costo all’Unione europea e che il governo di Ankara sta considerando la possibilità di aderire al “Shanghai Five”, un blocco guidato da Cina e Russia e di cui fanno parte altri paesi d’Asia centrale.
Membro della NATO, la Turchia sta negoziando da 11 anni la sua adesione all’UE, ma i dirigenti europei si mostrano sempre più cauti, a causa dell’atteggiamento del governo turco nei confronti delle libertà individuali.
In un’intervista al quotidiano turco Hurriyet, al rientro da una visita in Pakistan e in Uzbekistan, il presidente Erdogan ha detto che :
“Per la Turchia, l’Unione europea non è più un obiettivo da raggiungere a qualunque costo. Perchè non far parte del Shanghai Five? Ne ho parlato al presidente russo Putin e al presidenze del Kazakistan, Nazarbayev, così come ai rappresentanti dei paesi membri del Shanghai Five. Penso che vi saranno sviluppi positivi. Credo che se la Turchia entrerà in questo gruppo, avremo maggiori facilitazioni.”
Il Shanghai Five di fatto include più di cinque Stati. Cina, Russia, Kazakistan, Tadjikistan e Uzbekistan si erano uniti nel 2001 per formare l’Organizzazione di cooperazione di Shanghai (OCS), allo scopo di migliorare la sicurezza di questi paesi e formare un blocco contro l’Islam radicale e il traffico di droga proveniente dal vicino Afghanistan. Nel 2016 hanno aderito India e Pakistan.
Attualmente, la Turchia è uno dei partner di discussione dell’OCS, mentre la Bielorussia, la Mongolia, l’Iran e l’Afghanistan sono Stati osservatori. I partner di discussioni possono partecipare alle riunioni, ma non hanno diritto di voto.