In Francia crescono le voci sulle dimissioni del primo ministro Manuel Valls e su un riordinamento ministeriale. Come farà il presidente Hollande a resistere ancora cinque mesi, sino alla fine del suo mandato ? La stampa estera commenta la disastrosa situazione in cui si trova la destra francese.
“E se Manuel Valls desse le dimissioni e spingesse, in questo modo, anche il presidente Hollande verso un’immediata uscita di scena ? A che servono le primarie della sinistra, quando già si è certi che l’affluenza alle urne sarà di molto inferiore a quella per le primarie della destra, e che alcuni candidati hanno comunicato l’intenzione di non partecipare, come l’ex ministro dell’economia Emmanuel Macron o il portavoce della sinistra radicale Jean-Luc Mélenchon ? – riassume il quotidiano svizzero Le Temps.
Stessi toni a Bruxelles, dove il giornale Le Soir si chiede, all’indomani del secondo turno delle primarie della destra, che hanno dato la vittoria a François Fillon : “E dove sta la sinistra in tutto questo ? Che dire, se non che sembra andare a piena velocità dritta contro un muro ? Nel 2011, la primaria della sinistra aveva permesso di creare una dinamica attorno a François Hollande, anche lui partito dal basso per giungere infine all’Eliseo. Cinque anni dopo, la sinistra sembra a pezzi. Forse il timore di un’elezione di Fillon la spingerà a ricompattarsi attorno ai propri valori. Ma con quale capitano ?”
In Austria, il giudizio è severo : “Se non risolve il problema “Hollande”, la sinistra francese, più che mai divisa, non sarà una seria concorrenza per Marine Le Pen – scrive il giornale di Vienna Der Standard – Neanche con un Manuel Valls che pensa ad alta voce a una candidatura presidenziale.”
Il giornale spagnolo El Pais scrive che “la sinistra è molto lontana dall’essere unita, con il presidente Hollande che non si è ancora pronunciato, il primo ministro Valls che pensa alle dimissioni e moltiplica le dichiarazioni in vista di una possibile candidatura, e altre personalità che presentano la propria candidatura in un clima di sconfitta annunciata.”