bsiINTERROGAZIONE

Lo scorso 1° Novembre EFG International (banca svizzera con sede a Zurigo) ha annunciato di aver completato con successo la procedura per l’acquisizione di BSI SA.

Fondata nel 1873 proprio a Lugano, la Banca della Svizzera Italiana negli anni è cresciuta diventando una delle realtà più importanti (se non la più importante) della nostra piazza. Oggi la BSI è uno dei principali datori di lavoro della nostra regione ed è una delle poche banche ad avere la propria sede principale a Lugano.

Le note vicende legate allo scandalo del fondo sovrano malese 1MDB, emerse lo scorso mese di maggio, e la susseguente decisione FINMA che intima lo scioglimento della BSI entro 12 mesi avevano destato grande clamore mediatico e preoccupazione per l’istituto ticinese. La politica cantonale e comunale aveva quindi cercato rassicurazioni incontrando i vertici della banca zurighese EFG che aveva da qualche mese annunciato l’acquisizione da BTG Pactual di BSI. Le risposte avevano denotato da una parte una certa apertura, ma dall’altra erano risultate piuttosto interlocutorie. Ora, a distanza di mesi e alla luce dell’avvenuta cessione di BSI – tra l’altro ad un prezzo ben inferiore rispetto a quanto inizialmente preventivato (indice di una banca non propriamente in piena salute) ‐, ci si chiede se quanto discusso all’epoca sia ancora attuale e soprattutto se EFG ha dato ulteriori conferme e rassicurazioni in merito al futuro della Banca della Svizzera Italiana.

Le domande al Municipio

  • Ci sono stati successivi incontri con EFG dopo quelli avvenuti lo scorso mese di maggio?
  • Quali rassicurazioni sono state date in merito al mantenimento di posti di lavoro?
  • Sono stati forniti dei riferimenti numerici in merito ai licenziamenti che verranno operati?
  • E’ previsto un piano sociale?
  • Quali sono i possibili impatti in termini di gettito fiscale per Lugano?

Michel Tricarico (PPD)

Confirmatari: Marco Jermini (PS), Lukas Bernasconi (Lega), Deborah Moccetti Bernasconi (PLR)