Segnali definitivi sembrano indicare che le politiche estere americane sono destinate a subire un cambiamento storico sotto la presidenza di Donald Trump.
Da un articolo del portale Rediff Blogs.
“Perchè la nomina del generale in pensione Michael Flynn come Consigliere per la sicurezza nazionale nell’amministrazione Trump è così importante ? Innanzitutto, Trump si fida di lui e nel suo nuovo incarico Flynn supervisionerà l’insieme dei servizi d’informazione americani, il Pentagono e assicurerà il coordinamento della sicurezza nazionale e delle politiche estere. E’ una posizione estremamente influente e al di là del controllo parlamentare.
E’ dunque importante notare che i passati contatti di Flynn con il Cremlino – c’è una foto che lo ritrae a cena con Vladimir Putin – i suoi legami con Gazprom e la convinzione che Stati Uniti e Russia debbano collaborare, invece di essere rivali, acquisiscono grande importanza.
Trump destabilizza l’establishment. E’ pensabile che userà il generale Flynn per portare le persone a sottomettersi alla nuova traiettoria della politica estera. Se qualcuno può farlo, questo è proprio Flynn.
I crescenti timori sono evidenti, anche al livello del presidente Barack Obama. In un atto audace, Obama aveva dato qualche consiglio pubblico a Trump, da una platea all’estero, in Germania.
Obama aveva dichiarato :
“Per quanto riguarda la Russia, il mio approccio è stato costante, dal mio arrivo alla Casa Bianca. La Russia è un paese importante. E’ una potenza militare. Ha influenza nella regione e nel mondo intero. E per fare in modo che possiamo risolvere i numerosi problemi importanti nel mondo, è nel nostro interesse lavorare con la Russia e ottenere la sua cooperazione […] Ho dunque cercato una relazione costruttiva con la Russia, ma sono anche stato realista nel riconoscere che vi sono significative differenze tra il modo in cui la Russia vede il mondo, e come lo vediamo noi.
Su questioni come l’Ucraina e la Siria, abbiamo differenze molto importanti. Spero che il presidente eletto adotterà un approccio costruttivo, trovando ambiti in cui si possa cooperare, ma spero anche che sia pronto ad affrontare la Russia se questa si allontanerà dai nostri valori e dalle norme internazionali.”
Obama ha poi accusato Putin di voler lanciare un ciberattacco contro gli Stati Uniti e all’indirizzo del presidente russo ha mandato un messaggio chiaro : “Gli Stati Uniti ti sorvegliano e risponderemo a qualunque attacco.”
[…] The Saker, l’analista militare con base negli Stati Uniti spiega il perchè dei timori di Washington :
“Michael Flynn ha connessioni con Gazprom, a Mosca è benvoluto e sarà un punto di contatto per le società energetiche americane e per le imprese attive nello sviluppo del gas e nell’industria del pipeline. Diversi amici di Trump provengono dall’industria del gas e del petrolio […] L’Artico, il Mediterraneo orientale, il Mare della Cina meridionale e altre grandi zone di sviluppo sono enormi campi da perforare e sfruttare.”
L’interesse principale della politica estera di Trump sarà rendere ricchi gli Stati Uniti. Lo sviluppo eurasiatico lo ha già attirato verso il progetto cinese della via della seta (OBOR) e verso la banca cinese d’investimenti nelle infrastrutture. E’ probabile che la nuova via della seta nell’unione economica eurasiatica si faccia con un’importante partecipazione americana.”