Il colosso bancario americano Goldman Sachs sarà assai presente nel governo del futuro presidente americano Donald Trump. In effetti, tre banchieri provenienti da questa banca faranno parte della nuova squadra della Casa Bianca.

Steve Bannon è stato nominato responsabile strategico della politica di Trump, mentre a Steven Mnuchin è stato affidato il portafoglio di ministro delle finanze.
Entrambi facevano parte del team della campagna elettorale di Trump ed entrambi hanno lavorato per Goldman Sachs.

Inoltre, il presidente eletto intende ingaggiare Gary Cohn, la seconda persona più importante della banca. Cohn verrebbe nominato ministro dell’energia, o a capo del bilancio.

“L’impatto della banca sulla politica non si limita agli Stati Uniti – fanno notare gli osservatori – Mark Carney, governatore della Banca d’Inghilterra, ha anche lavorato per Goldman Sachs, così come Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea.”

Goldman Sachs viene anche chiamata Sachs Government, perchè reclutare i banchieri di questa banca è un classico della Casa Bianca dagli anni 1930, quando il presidente Franklin Roosevelt aveva nominato Sidney Weinberg quale direttore aggiunto del ministero della guerra.
Sidney Weinberg, anche chiamato Mister WallStreet, era stato poi consigliere dei presidenti Harry Truman, Dwight Eisenhower e Lyndon Johnson.

Il contributo della banca nelle squadre presidenziali include Robert Rubin e Hank Paulson, due ex dirigenti di Goldman Sachs che facevano rispettivamente parte delle amministrazioni di Bill Clinton e George W. Bush.