Le contraddizioni della Lega… è un argomento di questi tempi molto gettonato. Il PLR ne parla in lungo e in largo, Donatello Poggi ne parla… Il punto che più di tutti gli altri salta agli occhi è il “neo-ecologismo” leghista, incarnato dal ministro Claudio Zali (a nostro giudizio la personalità più interessante dell’attuale panorama politico). Ticinolive pubblicherà a breve un’intervista, gentilmente concessagli dal neo-eletto presidente distrettuale (PLR Lugano) on. Paolo Pagnamenta, tesa ad analizzare questa clamorosa svolta e il pensiero politico del suo Autore.
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Quelli della Lega che raccolgono le firme contro i centri per richiedenti l’asilo (almeno ci mettono la faccia) o quelli dello stesso movimento che invece, quatti quatti, li piazzano nei vari comuni (Biasca e altri …) nel silenzio generale. Qual è la linea?
La Lega che dice NO al Parc Adula in valle o quella che, da Lugano, invita invece a votare SI? Fateci capire.
Quella che piazza e fa cassetta con i radar in autostrada o la Lega del Nano che sappiamo tutti benissimo come la pensava su questo argomento? E non si dica che …
Quella della “tassa di collegamento” o la Lega, lo sappiamo, di coloro che non l’hanno mai voluta, comprese le misure antismog. Qual è la linea?
Quale Lega, quella che ha sempre ripudiato “il fetido balzello” o quella che invece vuole introdurlo? Ma scusate, se un cittadino paga già le imposte (cantonali e comunali) per aver “garantiti” dei servizi, perché deve vedersi imposti balzelli vari per avere assicurato ciò per cui già paga?
Dai “colonnelli”, siamo ai fondamentali del movimento che fu del Nano e i giri di parole non convincono per nulla! Pagare le imposte e in più pagare il sacco e la tassa base interamente?
No, non mi sembravano decisamente queste le “ricette” leghiste del Nano di qualche anno fa e questi sono i fatti, non le “invenzioni” del Poggi di turno o di qualche altro dissidente scomodo. Sono tutti diventati i partiti o i movimenti delle tasse? Parrebbe proprio di sì, Verdi compresi, e allora dove sta la differenza? In pratica non c’è e quasi tutti parlano da perfetti liberali. Dice di no?
Benvenuto quindi questo referendum che mette alla luce l’ennesima “tassa/truffa” legalizzata (che i parlamentari e i consiglieri di Stato non faranno di certo fatica a pagare, ma le economie domestiche sì) e che dà parecchio fastidio a coloro che, nella Lega, sono ormai diventati talmente istituzionali da non accorgersi nemmeno più della loro metamorfosi in corso. Mah ….
Donatello Poggi, Giornico
già deputato in Gran Consiglio