LAC-111Francesco De Maria  Qual è la Sua valutazione complessiva di questa intricata vicenda?

Tiziano Galeazzi  Già all’inizio di questa storia abbiamo, come gruppo UDC, sempre valutato questa situazione come un classico “dejà vu in salsa ticinesotta”. Il cadreghinismo oramai fa parte da decenni nel DNA di questo Cantone. Basti vedere cosa succede attorno a noi in Ticino. In ogni modo dall’inizio abbiamo sempre sostenuto la volontà di starne fuori e, se fosse stato il caso, facendo correttamente i compiti. Questi compiti dal nostro punto di vista erano semplici. Cercare persone valide, conosciute con particolare esperienza non solo nazionale ma anche internazionale e possibilmente non politici o ex esposti politicamente. Il senso era semplice; Non politicizzare il LAC bensì renderlo competitivo non solo a livello regional-cantonale ma anche internazionale. Abbiamo visto com’è andata a ottobre. (sigh)

galeazzi-765-xPossiamo parlare di “lieto fine”?

TG  Secondo il mio parere è ancora prematuro parlare di lieto fine. In queste settimane abbiamo, con i gruppi politici cittadini e il Municipio, cercato più volte di recuperare faccia e terreno non solo al pasticcio di ottobre (Consiglio Comunale) ma anche il tempo perso fino ad oggi. E’ vero che il LAC anche così gestito funziona, ma da statuti (approvato lo statuto in CC ad inizio 2016) necessita per legge di un organo direttivo. E’ cronaca di questi giorni che i socialisti e i verdi non sono d’accordo di sottoscrivere un accordo (discordante) di cui ne abbiamo discusso all’ultima riunione interpartitica. Insomma discordante perché a nessuno di noi, per un motivo o per l’altro, piace questo accordo di transizione messo sul tavolo ma non abbiamo un piano B che possa riscuotere l’unanimità. Quindi chiamiamolo “compromesso discordante” come citato da qualcuno. E’ pur vero che in qualche modo dovremo uscire da questa “impasse”. Ci stiamo provando tutti ma posso garantire con il naso turato.

Badaracco Foletti Sganzini Koch Carrubba Pesenti Masoni Grassi Cassina. Riesce a immaginare le dinamiche interne di questo gremio assai composito?

TG  Diciamo che le persone qua elencate hanno, ognuna di loro, particolarità sicuramente differenti, ma credo che tutto sommato proprio queste particolarità potrebbero vitalizzare il LAC nei prossimi anni fino alla scadenza della legislatura e/o mandato di prestazione. In ballo vi è anche la nuova proposta di “Governance” cittadina. Questa se venisse accettata e approvata cambierà le regole del gioco all’interno di tutte le partecipate comunali, Enti e Associazioni ecc. Verranno meno posizioni politiche dirette e così anche da parte di funzionari che, stranamente oggi, oltre a fare la parte del controllato fanno anche quella del controllore. Cose che non dovrebbero a mio giudizio esistere nel settore pubblico.

Che cosa pensa della sdegnata opposizione del Gruppo socialista? Perché sono così contrariati?

TG  Siamo in democrazia e tutto è possibile, questo è il bello di tale possibilità. Unica nota stonata, che alla prima sessione dell’interpartitica ci è sembrato che tutti nel bene o nel male fossero d’accordo per una soluzione di compromesso per togliere le castagne da fuoco al LAC. Credo a questo punto che ci abbiano ripensato e così mescolato di nuovo le carte sul tavolo. Un peccato, perfino noi con il naso turato abbiamo ingoiato questo “rospo”, con l’augurio che la nuova Governance cittadina possa veder presto la luce e rimettere così ordine in casa di tutti.

Giovanna Masoni (sia pure con… lacrime e sangue) ce l’ha fatta. È una buona notizia?

TG  Come scritto sopra, tutte le persone in gioco oggi, hanno una loro particolarità e personalità e spero che assieme possano collaborare al bene del LAC che ricordo, ai cittadini solo la costruzione è costato ca. 220 milioni di franchetti. Non parliamo poi della manutenzione e gestione annuale milionaria. Quindi niente politichetta da paese al suo interno bensì sviluppo e crescita!

Una parola di commento per la nomina che più le sta a cuore: quella di Diego Cassina.

TG  Noi dell’UDC siamo sempre partiti con l’idea di una ricerca (tutti i partiti erano invitati a farlo) sul territorio di una persona valida, competente con conoscenze nazionali e internazionali NON POLITICO, che potesse considerare l’entrata nel Direttivo del LAC. A noi il pensiero politico di questa presunta persona da trovare non interessava. (Nota: nemmeno so ancor oggi che simpatie politiche abbia o no il nostro prescelto e fin qui difeso a denti stretti, Diego Cassina, e onestamente non mi interessa). Prima di lui abbiamo avuto la fortuna d’incontrare altre due persone preparatissime, ma per motivi loro non vollero entrare in gioco. Siamo arrivati a Diego Cassina tramite un amico, e nel vedersi e parlarne, ci confermò la sua disponibilità in cooptazione. Siamo contenti perché nella sua sfera di competenza potrà sicuramente dare una mano al LAC e al suo sviluppo ulteriore. Quindi posso dire anche in questa occasione come gruppo UDC: MISSIONE COMPIUTA.

Ora ci attende l’ultima parte e cioè l’ufficialità (CC e Municipio) delle nove persone all’interno dell’organigramma del LAC. Per questo ci vorranno alcuni passaggi, dall’esito o ritiro dei ricorsi, al primo passaggio dei cinque in Consiglio Comunale. Questi ultimi dovranno poi assegnare agli altri quattro (elencati sopra) i posti in seno al Direttivo.

Per concludere, a bocce (quasi) ferme, la partitocrazia ha vinto, oppure è stata sconfitta?

TG  In questa partita nessuno ha vinto fino ad oggi. La partita è ancora ai supplementari… Vedremo come andranno a finire e se saranno necessari i tiri di rigore. In ogni modo questo pasticcio ha evidenziato il solito problema che viviamo da decenni. “Troppa politica e interessi” laddove ci vorrebbero profili di persone competenti e disinteressate alle guerre partitiche di paese. Ofelee fa ul to mestee”.

Esclusiva di Ticinolive