Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo contributo, che non impegna la redazione.

Ci permettiamo di osservare che certe affermazioni suonano veramente eccessive (“le polveri fini ci stanno letteralmente uccidendo” et similia). Sembra la peste dei Promessi Sposi, con il lazzaretto, Don Rodrigo e padre Cristoforo! Anche nella polemica ci vuole misura, in caso contrario si rischia di apparire poco credibili.

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Jessica Bottinelli xIl 12 febbraio prossimo saremo chiamati ad esprimerci sul Decreto federale concernente la creazione di un fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA).

Tre sono i motivi chiave per i quali i Verdi vi invitano a respingere tale proposta:

1) FOSTRA non è un fondo pensato solamente per il mantenimento dello stato attuale della rete stradale elvetica. Al contrario, il fondo prevede un ulteriore ampliamento della stessa. Si continuerà quindi a cementificare e a parcellizzare il territorio. Già oggi le polveri fini ci stanno letteralmente uccidendo (penso in particolar modo al Mendrisiotto), chi si azzarda a fare delle previsioni sullo stato dell’aria con ulteriori strade? Ma non solo, ai problemi di mobilità e congestionamento del traffico si continuano a proporre sempre e solo soluzioni vecchie e nulla di innovativo.

2) Ogni anno FOSTRA investirebbe un miliardo di franchi in più nelle strade, l’imposta sugli oli minerali fornirebbe solamente 300 milioni di franchi annui. I restanti 700 milioni verranno quindi prelevati dalle casse federali, creando altrove importanti manchi. Vogliamo depredare ulteriormente le casse federali, a scapito della formazione, dell’agricoltura, etc?

3) Per i prossimi 10 anni almeno ci sono ancora fondi a disposizione per i progetti di agglomerato, che oggi, perlomeno in termini di spesa e priorità delle misure, non destinano ancora sufficienti risorse a favore della mobilità dolce e pubblica. Inoltre non dimentichiamoci che non esiste nessuna ragione oggettiva per dover legare i progetti di agglomerato alla costruzione di strade nazionali e il loro relativo mantenimento. In ogni caso solamente 6% del fondo sarebbe investito in progetti di agglomerato. Questi progetti non verrebbero rimessi in causa nemmeno in caso di non accettazione del FOSTRA: rifiutiamo di accettare il metodo del bastone e della carota.

Anche alla luce della drammatica situazione di inquinamento dell’aria che stiamo vivendo nel Mendrisiotto, dovremmo concepire la mobilità del futuro in una visione moderna e nuova, non semplicemente applicando le soluzioni del passato. La Svizzera deve investire nel miglioramento dell’infrastruttura, non nel suo aumento. Già oggi il 30% della superficie costruita nel nostro paese è costituita da strade.

Rifiutiamo questo progetto ingannevole e continuiamo a lavorare in maniera seria e costruttiva per dei progetti di agglomerato equilibrati e per una mobilità veramente sostenibile.

Jessica Bottinelli
co-coordinatrice dei Verdi del Ticino