I due deputati di AL presentano la loro proposta

Venerdì 17 febbraio Sergio Morisoli ed io abbiamo messo in pista per AreaLiberale una proposta di riforma fiscale ticinese.

A meno di una settimana dal voto federale sulla Riforma III dell’imposizione delle imprese presentiamo 12 concrete misure di sgravio fiscale e di aumento della certezza del diritto. Per non perdere tempo, gli articoli di legge li abbiamo già scritti noi (iniziativa parlamentare elaborata).

Per le persone fisiche proponiamo di

  • limitare l’impatto del valore locativo ai fini della tassazione del reddito;
  • limitare le deduzioni sociali ai soli residenti svizzeri;
  • ridurre l’aliquota marginale massima sul reddito al 13%;
  • adottare anche a livello cantonale la modalità di imposizione degli utili di liquidazione ai fini dell’imposta federale diretta;
  • porre un limite all’imposta sulla sostanza in assenza di particolari redditi da sostanza.

Per le persone giuridiche proponiamo di

  • permettere alle società con statuto cantonale speciale (holding, amministrazione ed ausiliarie, per esempio i trader di materie prime oppure il polo della moda) di godere ancora per 10-12 anni di una tassazione ridotta; si tratta di attivare nel bilancio fiscale al momento dell’uscita dal regime fiscale privilegiato le riserve latenti compreso il goodwill originario e di consumare tali riserve fiscali tassate nel corso degli anni successivi, mitigando pertanto gli effetti della transizione all’imposizione ordinaria; allo Stato sarebbe garantito un gettito d’imposta annuo addirittura superiore a quello attuale;
  • fissare nella Legge tributaria (“LT”) l’imposizione delle riserve occulte al momento della fine dell’assoggettamento;
  • fissare nella LT l’interpretazione delle ristrutturazioni secondo una valutazione economica orientata al risultato, la quale permette di prescindere dai passi secondo il diritto civile e pubblico; si tratta di una misura per esempio utile nel caso di successioni aziendali;
  • progressivamente ridurre l’aliquota dell’imposta sull’utile dall’attuale 9% al 5% entro il 2025;
  • fissare nella LT la determinazione del capitale proprio occulto coerentemente con la prassi pubblicata dall’Amministrazione federale delle contribuzioni, ossia valutando l’eventuale superamento di un debito massimo con finanziamenti da parti vicine anziché pretendere un capitale proprio minimo;
  • computare l’imposta sull’utile nell’imposta sul capitale;
  • estendere la portata del diritto a reclamare contro una decisione di tassazione, segnatamente in merito all’ammontare delle perdite fiscali riportate anche in assenza di un reddito o di un utile imponibile; questa proposta riguarda anche i contribuenti persone fisiche con attività lucrativa indipendente.