Il giudice Neil Gorsuch nominato da Donald Trump alla Corte Suprema come sostituto del deceduto Antonin Scalia, non ha fatto promesse al presidente degli States.
“Non ho difficoltà a prendere decisioni contro o a favore di un partito, in base alla legge o ai fatti” ha dichiaro Gorsuch durante la seconda delle tre giornate di audizioni presso il Senato, necessarie alla conferma della nomina. Ha inoltre aggiunto: “Non sono un surrogato del presidente. Nessuno è sopra la legge, nemmeno il presidente”. La scelta di Gorsuch è stata strategica, “l’asso nella manica di Trump a caccia del consenso bipartisan”. Sono necessari infatti 60 voti per la ratifica della scelta di Trump e dunque sono fondamentali anche quelli dei democratici. La fine dell’iter per la conferma del giudice è previsa per il prossimo 10 aprile.