Tutti sanno che non sono leghista. Negli ultimi anni ho sempre votato PLR, per Lugano e per Bellinzona. Ma vorrei che qualcuno mi spiegasse che cosa c’è di sbagliato in questo articolo di Lorenzo Quadri. La politica migratoria di Sommaruga consiste nell’ingannare e turlupinare sistematicamente il popolo.

Vi confesso che sin dal primo momento ho pensato che la “garanzia” sui 3 anni fosse una balla. Ci voleva un IQ alla John Nash (v. “A beautiful mind”)? Oh no, bastava molto, ma molto meno.

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Tiziano Galeazzi nel patio di Palazzo Civico abborda (o corteggia) l’inossidabile Simonetta

LORENZO QUADRI  Tutto come previsto! In quel di Losone si consolida l’ipotesi del prolungamento ad oltranza della presenza all’ex caserma del centro sedicente “provvisorio” per migranti economici. Il termine di tre anni sta per scadere. E, come c’era da aspettarsi, nel frattempo il Dipartimento Sommaruga non ha trovato alcuna collocazione alternativa per i finti rifugiati. Non l’ha trovata e, probabilmente, nemmeno l’ha cercata. Non ci vuole molta fantasia per immaginare che l’intenzione fosse, fin dall’inizio, quella di far fessi i ticinesotti.

Procedure taroccate
La kompagna Sommaruga, ministra del “devono entrare tutti”, prima ha ottenuto la modifica della legge sull’asilo che dà alla Confederazione la facoltà di trasformare propri stabili in centri asilanti provvisori (per un massimo di tre anni) senza chiedere niente a nessuno. In seguito, con la nuova legge sull’asilo – venduta al popolino come “restrittiva” quando in realtà è proprio il contrario -, ha istituito l’avvocato gratis (cioè pagato dal contribuente) per i finti rifugiati, ed ha pure taroccato le procedure edilizie. Sicché il Dipartimento Sommaruga può ora costruire a piacimento nuovi centri d’accoglienza per finti rifugiati, asfaltando i diritti di ricorso di comuni, cantoni e cittadini confinanti!

Emergenza permanente
Quanto provvisori siano i centri asilanti cosiddetti “provvisori”, lo si sta vedendo a Losone: una volta che la struttura è stata creata, poi non la schioda più nessuno. Ci sarà sempre un’emergenza asilo a cui i ticinesotti dovranno piegarsi (ma come: il caos asilo non era tutta una balla della Lega populista e razzista?); perché, come ama ripetere la ministra di giustizia (?), “dobbiamo aiutare l’Italia”. Tanto più che la kompagna Simonetta non ne vuole sapere di chiudere le frontiere e continua a mettere la Svizzera a disposizione dei programmi di ridistribuzione di finti rifugiati decisi dagli eurofalliti. Programmi ai quali non aderiscono nemmeno gli Stati membri UE. Ma la Svizzera, “grazie” alla kompagna Simonetta, sì. Perché “bisogna dare l’esempio”.

Il “regalo” al Mendrisiotto
Come noto, la ministra del “devono entrare tutti” intende regalare al Mendrisiotto un nuovo megacentro asilanti sul Pian Faloppia, dotato di ben 350 posti: ossia 200 in più di quelli attualmente presenti a Chiasso. La spropositata struttura dovrebbe aprire i battenti per il 2020. Le opposizioni verranno rottamate grazie alle nuove procedure che conferiscono poteri assoluti al Dipartimento Sommaruga.
Non ci vuole dunque molta fantasia per prevedere che i losonesi si cuccheranno il centro asilanti attuale almeno per altri tre anni. Ammesso e non concesso che la gigantesca struttura momò non cumuli ritardi. E quando anche questa sarà operativa, siamo poi sicuri che il centro di Losone verrà smantellato?

Domandina facile-facile
L’obiettivo della kompagna Simonetta, infatti, è chiaro: aumentare ad oltranza le capacità d’accoglienza per migranti economici. Ed ovviamente aumentarle in Ticino, visto che la grande maggioranza dei finti rifugiati con lo smartphone raggiunge la Svizzera dal Belpaese.

Domadina facile-facile: quanti di questi giovanotti – che non scappano da nessuna guerra, che disprezzano la nostra cultura, che non rispettano le donne – intende rifilare al Ticino la kompagna Sommaruga?