Riad, una città festosa per il presidente americano
America e Arabia Saudita, mai così (palesemente) unite.
Prima tappa per il Presidente Trump che inizia oggi il suo viaggio internazionale, che si concluderà in nove giorni passando anche per Israele, Italia e Belgio. Appena sbarcato, questa mattina all’aeroporto di Riad, lo attendeva re Salman “è un piacere vederla!” gli ha detto, stringendogli calorosamente la mano. La first lady Melania ha indossato un ampio abito – pantalone nero, stretto in vita, quasi un omaggio (so sweety!) all’abaya, tunica nera obbligo per ogni donna saudita che voglia apparire in pubblico.
L’Arabia Saudita si è illuminata a festa, tutti i palazzi di Riad accesi con i colori dell’Arabia e dell’America (so sweety #part2), ovunque cartelloni con la faccia di Trump, the president.
Oggi Trump incontrerà la famiglia reale, poi i leader sunniti come il presidente egiziano Abdel Fatah al Sisi, e domani terrò un discorso sulla cooperazione tra USA e paesi islamici nella lotta al terrorismo. (so strong!).
Accordi commerciali da miliardi di dollari
Assieme al presidente, giganti industriali quali General Electric e Lockheed, per stipulare accordi il cui maggior beneficiario molto probabilmente sarà la Lockheed Martin stessa, con il suo pronto per Riad sistema missilistico Thaad (un gioiellone da un miliardo di dollari) completo di satelliti, software e sistemi di controllo missili. Jared Kushner, genero e consigliere di Trump, ha ottenuto, come scrive il NY Times, uno sconto per l’acquisto da parte dei sauditi.
L’alcol vietato, la musica no (da poco)
Toby Keith, star country che ha cantato all’inaugurazione di Trump, si esibirà assieme alla star locale Rabeh Sager. La musica è infatti tornata da poco nel regno, dove prima, per lungo tempo, era stata proibita. Tuttora, tuttavia, lo è l’alcol. Niente vino d’annata, per stasera.
fonte repubblica.it