Il Grenfell Tower, il palazzo bruciato a Londra, 15 giugno 2017 (Dan Kitwood/Getty Images)

Sono passati due giorni dalla tragica notte in cui la Grenfell Tower di Londra ha preso fuoco. Ventiquattro piani occupati da circa 500 persone sono stati divorati dalle fiamme lasciando poco scampo agli inquilini del grattacielo di edilizia popolare nell’ovest della capitale britannica.

Le operazioni dei responsabili delle ricerche sono ostacolati dalla cenere e dalle macerie ma la polizia ha confermato almeno 30 morti. Tuttavia ci sono ancora 70 dispersi e sono ben poche le speranze di trovare qualcuno ancora vivo e di riconoscere i cadaveri.

Tra i dispersi anche una giovane coppia italiana: Gloria Trevisan e Marco Gottardi, entrambi 27enni. I due si trovavano a Londra per tentare fortuna come architetti e da qualche mese avevano trovato un impiego in uno studio. I due giovani abitavano al 23esimo piano del palazzo e, a quanto riferisce il padre di Marco, è rimasto al telefono con il figlio per ben mezz’ora mentre l’appartamento bruciava.

Esperti della polizia scientifica hanno dichiarato che ci vorranno mesi per individuare la causa della tragedia. Non solo le testimonianze dei sopravvissuti ma anche un’attenta analisi dovrebbe aiutare a far luce sull’accaduto. Per ora, nessuna ipotesi è esclusa e il sindaco di Londra Khan assieme a Theresa May hanno assicurato che tutte le indagini saranno svolte per individuare le eventuali responsabilità. Negli ultimi giorni si è incriminato soprattutto il rivestimento del palazzo che non sarebbe stato abbastanza ignifugo ma per ora non ci sono certezze e i responsabili della ristrutturazione hanno dichiarato che di aver rispettato gli standard di sicurezza.