(dal MDD odierno)
Il PLR ticinese ha fatto bene a presentare una candidatura unica, o avrebbe dovuto puntare su un ticket o addirittura su un “tricket”? Il candidato scelto è a tuo parere quello con più chance di elezione?
FRANCESCO DE MARIA Le domande di Lorenzo Quadri sono fondamentali… ma non sono le sole. Il candidato unico Ignazio Cassis è sottoposto a un attacco molto vasto e molto violento, in parte pretestuoso e diffamatorio. È chiaro secondo me che alcune forze sperano di poter indurre l’Ufficio Presidenziale del PLRT a modificare la decisione presa e comunicata alla stampa l’11 luglio. Difficile fare previsioni sulla riuscita di una simile manovra, ma è una domanda da porsi. Quanto agli attori, bisogna in ogni caso distinguere tra forze esterne al partito (socialisti, femministe che coltivano l’ideologia “gender”) e forze interne.
Per rispondere alle due domande iniziali: la candidatura unica Cassis è logica e difendibile: “C’è un candidato numero 1, poi ci sono il 2 e il 3” Pelli dixit. La sua posizione a Berna è nettamente superiore a quelle di Vitta e Sadis. Ma la sua immagine può essere (strumentalmente e per un triste partito preso) troppo facilmente attaccata. Se Cassis cadrà, cadrà come vittima sacrificale dei social vomitanti veleno.
Su un possibile “ticket” fornisco infine la mia opinione (che non conta nulla e che nessuno mi ha chiesto). Io avrei fatto Cassis-Vitta.