Pubblicato dal Corriere e riproposto con il consenso dell’Autore
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Si osservi che questa “risposta” è di tono pacato e non assume posizioni categoricamente negative. Galeazzi resta possibilista. Su un punto specifico Tiziano è destinato a rimanere deluso: la rinuncia alla lottizzazione partitica. Io me li vedo, passata la bufera (ammesso che passi) arrabattarsi con il pallottoliere: tre a me, due a te, uno per uno a quelli più piccoli… Come diceva il divino Alighieri? “Lasciate ogni speranza voi ch’entrate”.
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Presidente Bianchi, stia sereno, nessuno del mio partito o il sottoscritto abbiamo intenzione di entrare nel Consiglio di Amministrazione della LASA. Contrariamente sosteniamo compatti che nei CdA di società con partecipazione pubblica non dovrebbero sedere politici ma esperti e tecnici del settore specifico.
Sono stupito della sua dichiarazione sull’ipotesi di un’alleanza UDC con il Partito Socialista, ma se vogliamo discutere di alleanze (a Berna) le ricordo anni fa, l’estromissione del Consigliere Federale Blocher, con la complicità anche del suo partito.
Ma il tema qua è l’aeroporto e il messaggio municipale.
Se avesse osservato le prese di posizioni del PS e le nostre avrebbe notato che ci troviamo su due piani differenti e i nostri concetti sull’aeroporto sono diametralmente opposti. Mi permetto ricordare, anche a beneficio dei lettori, i nostri punti principali e come vorremmo affrontare il dossier aeroporto di Lugano, sia in gestione che in Consiglio Comunale.
Premetto che l’UDC luganese ha sempre difeso, anche in tempi difficili, l’intera struttura e la sua direzione, anche se una ulteriore forza politica di altri partiti sarebbe stata auspicabile.
Giustamente lei asserisce che il messaggio municipale è di estrema importanza quindi, noi, contrariamente a quanto molti non vorrebbero, andremo a fondo nel dossier non unicamente concentrandoci sui terreni e sulla costruzione degli hangar, bensì ad ampio raggio.
Le ricordo che 20 milioni di franchi sono molti soldi e pubblici, meritano quindi di essere rispettati e spesi per progetti “completi” e a lungo termine.
Non dubito che l’aeroporto necessiti di questi acquisti ma vorremmo avere un quadro generale sullo sviluppo strategico-commerciale dell’intera struttura. Sia sul “piano terza dimensione” (compagnia aerea o più compagnie con le rotte stabilite e sottoscritte. Con due soli voli al giorno non andremo lontani) e sul “piano terra”, con le dinamiche dei servizi e della gestione dello scalo in funzione al proprio sviluppo. Senza dimenticare il fattore umano e lavorativo.
Questi piani strategici e masterplan sono stati dalla LASA più volte annunciati, ma ad oggi abbiamo ancora poche informazioni.
Si presume che, con il cambio di proprietà della Darwin, le informazioni andrebbero corrette e aggiornate anche sul messaggio municipale perché le attuali sono precedenti alla nuova situazione.
Non dimenticheremo i punti importanti in Gestione tra cui la richiesta dei bilanci della LASA per analizzare in dettaglio voce per voce, debiti e contributi erogati compresi. Detto questo avremo ulteriori domande sul tema impatto ambientale e sul futuro ruolo del Cantone nella struttura che verrà che da mesi oramai è latitante.
Presidente Bianchi, noi magari a differenza di altri vorremo avere tutte le carte sul tavolo allo scopo che tutti i tasselli siano al loro posto per votare il credito richiesto, questo per rispetto ai contribuenti di Lugano che verranno chiamati a versare 20 milioni di franchi, visto che l’aeroporto non è un “giocattolo privato”.
Da ultimo ma con la sua dovuta importanza, siamo convinti che la direzione dell’aeroporto debba essere gestita da persone che provengono da quel settore specifico e che abbiano esperienze internazionali di vasta portata. Non è compito nostro, quali Consiglieri comunali, assumere il futuro direttore, ma sulla LASA sì.
In questo contesto la nostra posizione è sempre stata chiara e cristallina. Azzerare il Direttivo e ricompattarlo con esperti di settore (senza politici o loro amici) con agganci e contatti internazionali che possano contribuire senza condizionamenti e interessi al rilancio dell’aeroporto di Lugano-Agno. Chi non ha nulla da nascondere o da perdere stia sereno.
Tiziano Galeazzi