Victoria Franchi, classe 1993, si è laureata all’Università della Svizzera italiana concludendo dapprima il Bachelor in Economia e in seguito il Master in Public Management and Policy. Da tempo appassionata alla politica, Victoria ha concretizzato le sue ambizioni partecipando al Comitato dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi (GLRT) e al programma di Mentoring di cui ha deciso di parlarci in questa intervista.

 

Come ti sei avvicinata alla politica?

Il mio interesse per la politica è nato fin dai tempi dell’adolescenza ed è poi cresciuto durante il mio percorso di studi in Economia all’Università. Si è poi concretizzato e trasformato in una vera e propria passione durante la partecipazione al Comitato dei Giovani Liberali Radicali Ticinesi (GLRT) e al Comitato di Model United Nation (USI-MUN). Sono già Vicepresidente e Rappresentante dei Giovani Liberali Radicali Bellinzona e Valli e già Presidente di Model United Nation per l’Università della Svizzera Italiana, sono stata candidata alla comunali per la Nuova Bellinzona e adesso partecipo al programma Mentoring, che ha lo scopo di preparare potenziali futuri politici PLRT permettendo di conseguenza un ricambio intergenerazionale politico di qualità ed esperienza.

 

In cosa consiste concretamente il programma di Mentoring?

Il programma Mentoring offre la possibilità ai giovani politici di sviluppare le loro capacità e competenze politiche beneficiando del sostegno di una rete di mentori; permette la preparazione di potenziali futuri politici PLRT consentendo, di conseguenza, un ricambio intergenerazionale politico di esperienza e qualità. Il programma è strutturato da incontri tra il mentore e il giovane politico; personalmente, in tal senso, posso dire che gli incontri sono utili poiché mi permettono di osservare più da vicino il mondo politico e poter accumulare esperienza tramite l’ausilio di una figura di riferimento che possa spiegarmi le reali dinamiche politiche e che possa offrire punti di vista più esperti. Per il momento gli incontri mi permettono l’apprendimento della realtà ticinese nel suo complesso, lo sviluppo di un buon linguaggio politico e il confronto delle mie idee e argomentazioni con quelle del mio Mentore (On. Nicola Pini).

 

Come si svolgono gli incontri con il Mentore? Quali temi vengono affrontati?

Difficile risulta essere la pianificazione degli incontri: con Nicola abbiamo fissato un giorno e un orario con una frequenza di due incontri al mese; tuttavia non è sempre facile conciliare i diversi impegni. Durante i primi incontri si è cercato di esprimere le proprie idee e le proprie visioni politiche al fine di conoscere meglio la persona che si ha di fronte; in seguito sono stati approfondito temi di interesse comune, prevalentemente della situazione cantonale ticinese, su cui in seguito poter sviluppare qualche idea/dibattito politico e per il momento di procederà su questa strada.

 

Il programma che proponi sembra estremamente interessante per i giovani già interessati alla politica. In che modo, secondo te, si potrebbe catturare l’attenzione dei ragazzi che non hanno ancora preso in considerazione un percorso in questo campo?

A mio parere, bisognerebbe catturare l’attenzione dei giovani che non si sono ancora avvicinati alla politica facendoli discutere su temi politici giovanili di loro interesse. In quest’ottica, il giovane, interessato a discutere e affrontare un tema che è di suo diretto interesse, effettuerà il primo passo nel mondo politico, acquisendo la consapevolezza delle sue responsabilità, delle sue opportunità, dei suoi rischi e del suo possibile contributo nella società, conoscendo anche i processi e i suoi diritti politici. In seguito a questo primo approccio, il giovane si interesserà sempre maggiormente ai nuovi problemi/temi che lo coinvolgono direttamente. È giusto far comprendere fin da subito ai giovani il funzionamento della vita pubblica e il loro ruolo nella società; a questo proposito sono del parere che anche le istituzioni scolastiche devono dedicare del tempo didattico per la discussione di temi attuali della società e approcciarli ad una loro lettura critica, aiutandoli fin da subito a sviluppare un buon pensiero critico. Ai giovani consiglio fortemente un’esperienza politica o simile al programma Mentoring in quanto permette una grande crescita e arricchimento personale, sia politico che intellettuale. Sono del parere che per i giovani questo tipo di conoscenza sia ancora più importante in quanto rappresentano sia il presente che il futuro del nostro paese, sia come politici ma soprattutto in qualità di cittadini.   

 

Perché secondo te è importante che i giovani partecipino attivamente alla vita politica del proprio paese?

La politica ha per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica; in tal senso è responsabilità e diretto interesse del cittadino contribuire alle decisioni politiche prese sia per il proprio benessere che per quello della società nel suo insieme. I giovani rappresentano non solo il futuro, ma fanno già parte del presente della società e dunque è loro interesse e responsabilità prendere parte al dibattito politico per costruire la collettività in cui vivono e vogliono vivere.

 

Ancora oggi, purtroppo, la sottorappresentanza delle donne in posizioni dirigenziali e in campi come la scienza e la politica è una realtà. Come affronti la tua esperienza in un ambiente ancora dominato dagli uomini? Che consigli daresti alle ragazze interessate a intraprendere un percorso nella politica?

Anche se più attenuata dei decenni scorsi, la sotto-rappresentanza femminile nel mondo lavorativo dirigenziale e in politica è ancora un dato di fatto. Personalmente, quando mi “metto in gioco”, sia nel mondo lavorativo che in quello politico, non penso al fatto di essere donna, semplicemente penso che sono una persona con delle idee, dei principi, dei valori che vuole perseguire mettendo in pratica le conoscenze, le capacità e il pensiero critico che ha acquisito negli anni e così dovrebbero fare anche le altre persone, che siano uomini o donne, senza attuare discriminazioni. Avanti sempre con coraggio e determinazione! In questo modo non si va più a fare distinzione di sesso, ma si va a valorizzare indistintamente l’intelletto e le capacità delle persone. Alle ragazze che vogliono intraprendere un percorso lavorativo dirigenziale e/o politico, consiglio di non “demoralizzarsi” sul fatto che si è donna e quindi discriminate, ma di concentrarsi sul fatto che sono persone alla pari delle altre, dotate di capacità e spirito critico autonomo, in questo modo le persone che hanno attorno non considereranno più il sesso ma la persona determinata che hanno di fronte.