L’UDC Ticino si unisce al corale applauso all’indirizzo nel neo-eletto consigliere federale ticinese. Pur riconoscendo che ci siano diverse posizioni divergenti da quelle del nostro partito – ed è normale, altrimenti militerebbe nell’UDC – Ignazio Cassis è, ai nostri occhi, meno a sinistra della media che si riscontra fra i deputati cui può attingere attualmente il PLR. Le visioni che ci uniscono – e sulle quali il nostro gruppo parlamentare è stato rassicurato dall’interessato in fase d’audizione – sono la necessità di un reset dei rapporti con l’UE, il no alla ripresa automatica del diritto UE, il no a giudici stranieri (implicito sostegno all’autodeterminazione della Svizzera), no all’accordo-quadro istituzionale con l’UE e alla clausola ghigliottina negli accordi bilaterali.

Queste posizioni fanno ben sperare in una positiva evoluzione dei rapporti all’interno del Consiglio federale per ciò che riguarda la politica estera. A ciò si aggiunge la legittima rivendicazione di un seggio nel governo da parte del Ticino dopo 18 anni d’assenza, una lacuna colmata oggi con l’elezione di Ignazio Cassis. Siamo sicuri che la sua presenza in Consiglio federale potrà sensibilizzare in modo determinante quest’ultimo nei confronti delle peculiarità che distinguono il nostro cantone di frontiera dalle altre regioni della Svizzera (frontalieri, accordo fiscale con l’Italia, eccetera), peculiarità che non sembrano finora essere state recepite in tutta la loro importanza.

L’UDC Ticino guarda con fiducia all’apporto che Ignazio Cassis darà al governo del nostro paese, mantenendo peraltro, come sempre fatto, un occhio critico sull’operato del Consiglio federale e dei singoli ministri.

Detto questo, formuliamo i più sinceri auguri al neo-eletto: buon lavoro, Ignazio!

UDC Ticino