Se il 63% dei cittadini ticinesi votanti ha depositato un Sì nell’urna per l’introduzione dell’insegnamento della Civica nelle nostre scuole come materia a sé stante qualche motivo dovrà pur esserci.

Dunque, a partire dai prossimi giorni, il DECS, il suo capo, e i docenti che nella loro maggioranza hanno suggerito, per non dire imposto, di votare No a questa iniziativa sarà bene che facciano un minimo “esame di coscienza”. Anche perché la scuola pubblica ticinese dovrebbe essere di tutti i suoi cittadini e non solo appannaggio di una categoria professionale. Rimaniamo pertanto civilmente in civica attesa…

E comunque sempre disponibili per un sostegno pedagogico, dopo certi eclatanti risultati, anche alla classe dei docenti.

Orio Galli