Per alcuni Sant’Agostino non si pronunciò sul dissidio della salvezza dell’uomo. Questi si salva per le opere da lui compiute, o per grazia di Dio? Un frate agostiniano, 500 anni or sono, scelse la seconda interpretazione, fondando una nuova corrente per il Cristianesimo – la terza, dopo lo scisma  d’Oriente avvenuto nel 1054 che aveva già separato la chiesa greca da quella latina. –

L’uomo si salva solo per volere di Dio, scrisse Lutero, nelle 95 tesi afflitte sul portone della chiesa di Wittemberg, il 31 ottobre di 500 anni fa.  La sua affermazione fu dovuta tuttavia, soprattutto, a svalutare l’attività delle indulgenze attuate dal Pontefice che prevedevano, sostanzialmente, un lauto pagamento da parte del committente per la salvezza dell’anima del di lui parente defunto.

Non ritrattò, fu scomunicato. E la Germania, da allora si staccò da Roma. Eppure la scissione non fu nient’altro che l’attuarsi della lunga lotta per alcuni storici addirittura nata nel Medioevo con la lotta per le Investiture, dove l’Italia, cuore della cattolicità e la Germania, da sempre cuore del dissenso, si posero già allora su basi nemiche per disputarsi l’imperio.

Proprio a questo proposito, Papa Leone X, incaricò dei messi per trasportare il corpo della defunta Contessa medioevale Matilde di Canossa, da Mantova in San Pietro (è tutt’ora l’unica donna ivi sepellita), per ricordare chi si era battuto per mantenere l’unità della chiesa, anziché dividerla.

Le divisioni, soprattutto quelle teologiche, non portarono mai bene. La precedente, dividendo Ortodossi da Cattolici, impedì una salda cooperazione tra questi contro un ben più pericoloso nemico, i Turchi d’oltre sponda, che conquistarono Costantinopoli, uccidendone i 40mila abitanti. In tal modo, disse Enea Silvio Piccolomini, “la Chiesa perse uno dei suoi due occhi.”

A Lepanto, appena 54 anni dopo la scissione tra le due Chiese, chi combatté frenando l’avanzata Turca (ebbene sì, ci riprovarono) furono veneziani, spagnoli, francesi, ma non i protestanti.

Dissentire è cosa buona, dividersi non necessaria.

Chantal Fantuzzi