Le relazioni bilaterali tra il Italia e Giappone si sviluppano con profitto da tempi immemorabili, addirittura al 16° secolo, quando nel lontano 1585 arrivò in Europa Ito Mancio a Roma. Ma solo il 25 Agosto del 1866 vennero formalmente sanciti e, da allora, festeggiati. In modo particolare attraverso l’arte e la cultura. Un’Italia che festeggia la sua apertura al mondo orientale e viceversa.

Una scelta vincente quella di portare quindi quest’anno le stampe di quello che viene definito il surrealista giapponese, ovvero Utagawa Kuniyoshi (1797-1861), in mostra proprio in Italia e non in una città a caso, nè in in un museo, ma proprio nella città natale di quel celebre Arcimboldo Giuseppe che dal 20 Giugno al 24 Settembre 2017 è stato in mostra a Tokyo e nel museo che più di altri, in questo momento, pare proiettato verso il futuro.

Dal 4 ottobre 2017 al 28 gennaio 2018 al Museo de La Permanente di Milano, la città omaggerà e si confermerà quindi, una delle tappe privilegiate delle celebrazioni per gli scambi bilaterali tra Italia e Giappone. Se lo scorso autunno è stato Palazzo Reale sempre a Milano, a richiamare turisti da tutto il mondo, con la bella retrospettiva su Hokusai, Hiroshige e Utamaro, sarà ora il bel Palazzo de La Permanente milanese sempre più vivo culturalmente, a rendere omaggio a questo artista, per la prima volta in Italia.

L’opera di Giuseppe Arcimboldo come quella di Kuniyoshi verrà quindi presentata per la prima volta in una panoramica completa da Mondomostre, che ha curato anche la mostra di Arcimboldo. In questo modo, quasi in un parallelismo come è stato sottolineato durante la conferenza stampa, come è successo al pubblico giapponese, si potrà concentrarsi su quei legami che vigono ed esistono da sempre tra l’arte storica giapponese e il carattere ironico e allegorico di Arcimboldo (una parte della mostra sarà appunto dedicata alle celebri facce create con la stessa tecnica).

Arte,design e fumetti manga come longa manus di questo mood che viene da lontano. Dall’antico passato del celebre pittore Italiano, Giuseppe Arcimboldo che, appunto, segnò l’inizio di questo modo di vivere l’arte, con allegria e spensieratezza e che le corti di tutto il mondo hanno, da sempre invidiato al genio italiano tanto da richiederlo in copia sempre più. Come recita il comunicato stampa inoltre, questa mostra, parlerà già dal tiitolo del mondo fluttuante di Kuniyoshi e creerà nel pubblico suggestioni proponendo l’autore nella sua interezza esaltandone sia la capacità tecnica che l’inventiva. Maestro visionario: le sue 165 silografie policrome, provenienti tutte dal Giappone si snoderanno in 5 sezioni attraverso un’arte antica, misteriosa quanto eccentrica. Prodotta da mondomostreskira questo artista risoprannominato da molti l'”Arcimboldo Giapponese” comporrà volti umani assemblando altro, in modo però del tutto inedito ma dallo stesso sforzo di divertirsi e divertire. Surrealismo orientale che diventa ancor di più attuale e conoscibile in questo modo inedito. Altro tassello forse di quel proiettarsi “al futuro” che il Museo della Permanente, che ospita la mostra, pare essersi dato come “must”.

Cristina T. Chiochia