Siamo stati avvertiti (oggi stesso) che cliccando sul link dell’articolo appare la scritta evidenziata sopra. Per quale motivo questo fatto accada, non siamo in grado di dirlo. Facciamo presente che noi non sottraiamo niente a nessuno, né informazioni personali né finanziarie.

Inoltre, non disponiamo di informazioni riservate o, addirittura, “segrete”. Sappiamo quello che tutti sanno, intendo gli abitanti della nostra cara città che si danno la pena di seguire i media.

Abbiamo pubblicato numerose interviste su Lugano Airport perché è un tema che giudichiamo assai rilevante. Con il direttore Sozzi, con esperti del settore quali Mosé Franco, Silvano Manera, Marco Villa, Dario Kessel e Diego Zanoni, con Tiziano Galeazzi, capogruppo UDC in Consiglio comunale, Martino Rossi e Peter Rossi.

Nella crisi, tuttora non superata, che ha colpito Lugano Airport ci siamo mostrati critici verso coloro che tale crisi hanno dovuto gestire (e sono tuttora saldi in sella). Ma non abbiamo un fatto personale con nessuno di loro.

Francesco De Maria

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Maurizio Merlo, 1962, ex CEO di Darwin (Etihad regional), è il nuovo direttore di Lugano Airport. Succede al toscano Alessandro Sozzi.

Lo ha comunicato mercoledì il municipio ai giornalisti, convocati in conferenza stampa nella sala del consiglio comunale.

I concorrenti all’ambito posto erano più di 100 ma Merlo era dato per superfavorito (o addirittura già designato in partenza). La LiberaTV di Marco Bazzi gli dedicò a suo tempo una bella intervista e gli esperti (come noi stessi siamo) sanno che Bazzi non sbaglia un colpo. Mai.

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La conferenza stampa non ha offerto spunti di grande interesse, tranne che per un aspetto: l’estrema determinazione mostrata dall’onorevole Sindaco nel difendere a spada tratta il Messaggio. “Non si tocca, non si corregge, non si sospende, non si ritira!” (citiamo ad sensum). Non era il solito Borradori largo di sorrisi e di benevolenza.

Talvolta è bene mostrarsi decisi, ma un impegno a tal punto incondizionato potrebbe rivelarsi rischioso, poiché il “messaggio da 20 milioni” si presta a gravi critiche (come hanno dichiarato persone molto esperte in materia).

Una menzione speciale la merita l’articolo pubblicato a pagna 3 del Mattino di domenica scorsa. Esso riflette (riteniamo) la posizione del Sincaco ed è assai strutturato. Al punto 1 leggiamo:

“Il messaggio prevede l’acquisto di terreni e la costruzione di due hangar, quindi non si tratta di soldi investiti a fondo perso bensì in terreni e mattoni.”

Sarebbe difficile (anche impegnandosi al massimo) scrivere qualcosa di più infelice. È evidente che l’acquisto e la costruzione hanno un senso SOLO se l’aeroporto possiede una prospettiva vitale. È possibile che sia così, molti lo credono. Ma se così non fosse…

Se si tratta di fare uno “shopping” da 20 milioni, perché (ad esempio) non comperare un bel terreno a Cornaredo per farci un allevamento modello di conigli? Verrebbe addirittura da pensare che essenziale non sia la sopravvivenza (o il rilancio) di Lugano Airport, bensì l’acquisizione dei terreni in sé.

Per concludere, l’ottimismo ci vuole e va bene, ma anche il realismo è indispensabile. Notizie negative ed allarmanti si sono susseguite senza tregua in questi ultimi infausti mesi. Non è giusto, anzi è assolutamente sbagliato, far finta di niente. Certo, la maggioranza politica è solida, ci sono i voti e la partitocrazia appare inossidabile e vincente; ma questo non salverà Lugano Airport se le previsioni più fosche (Deus avertat) dovessero avverarsi.

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NOTA. Con riferimento alla dichiarata intenzione dell’ing. Diego Zanoni, presidente di General Avia (che a suo tempo ha rilasciato interviste fortemente critiche a Ticinolive, v.), di ricorrere contro la nomina di Maurizio Merlo, il CdA di LASA ha diffuso il comuncato seguente:

“Lugano Airport SA, a seguito delle affermazioni da parte del sig. Diego Zanoni in merito alla sua intenzione di proporre ricorso contro la decisione di nomina del nuovo CEO Maurizio Merlo, tiene a precisare quanto segue: Lugano Airport SA quale società di diritto privato non è tenuta a mettere a concorso pubblico qualsiasi assunzione in quanto non soggiace ad alcun regolamento organico di diritto pubblico e gode di totale autonomia in merito.

Non è quindi proponibile alcun ricorso contro questa nomna. La procedura di selezione del nuovo direttore generale è stata decisa e verificata in corso d’opera  dal suo consiglio di amministrazione che ha in seguito preso la sua decisione finale sulla base di un rapporto di società internazionale di selezione del personale specializzata in ambito aeronautico”.