La recente votazione del Gran Consiglio su metodo di elezione dei magistrati mi offre lo spunto per alcune riflessioni.

Da cittadino profano (nel senso di non esperto della materia) confesso che qualche difficoltà con il sistema per eleggere il potere giudiziario. A scuola mi hanno insegnato che la separazione dei poteri é un punto forte della democrazia. Ciò che non é il caso se é il legislativo a eleggere il potere giudiziario. Che ci fosse il problema lo dimostra il fatto che, anche all’interno del parlamento,c’é chi l’ha avvertito propendendo per l’elezione tramite votazione popolare. Ma a mio parere c’è un altro metodo che potrebbe entrare in considerazione ed é la scelta tramite sorteggio, che oltre permettere di risolvere il problema della separazione dei poteri darebbe ai candidati, accertati i requisiti, pari opportunità sottraendo la scelta di chi si occupa di una disciplina cosi importante e delicata come la giustizia alla logica partitica. Se ammettiamo che una società é democratica anche nella misura in cui i tre poteri sono separati, questo sarebbe un passo in quella direzione.

Bernardino Damonti