Pensiero del giorno, di MARCO ROMANO (da un’intervista concessa a LiberaTV)

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Che cosa c’è nel Suo libro?

Ci sono spunti e appunti. Di ieri e di oggi. Nel periodo 2007-20011, sono stato infatti membro del Consiglio regionale della CORSI. E già allora mi permettevo di segnalare trasmissioni in cui mi sembrava fosse venuto meno il principio di equidistanza. Oppure giornalisti che avevano un atteggiamento un po’ di parte. Non erano solo osservazioni mie ma segnalazioni che, come politico, mi arrivavano dai cittadini. Tuttavia, ogni critica, veniva sistematicamente respinta dall’azienda – allora diretta da Dino Balestra e con Edy Salmina come capo dell’informazione – quasi come fosse un atto di lesa maestà. Con l’avvento di Maurizio Canetta e Reto Ceschi questo approccio inizialmente è cambiato in positivo. C’era molta più disponibilità al dialogo. Paradossalmente, però, con l’arrivo della No Billag, si è avviato un lento ma inesorabile processo di chiusura, pressoché totale. Oggi ogni critica, e ogni domanda scomoda, vengono rispedite al mittente con quella che io chiamo la teoria dei tre punti.

Cioè? “Autonomia redazionale, libertà del giornalista, guardare il complesso e non il dettaglio.

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Nel minaccioso libro di Marco Romano, in verità, non sembra esserci molto. Indubbiamente non c’è un caso Argo 1. Ma Romano individua con chiarezza il punto essenziale della controversia: l’equilibrio dell’informazione politica. Non ho timore di affermare che, se tale equilibrio fosse assicurato, anche la Destra voterebbe per la RSI e la SSR.

E non solo per i “posti di lavoro”, come fanno Morisoli e Chiesa. Per giustizia, bisogna dire che agli occhi del consigliere nazionale democentrista “la situazione è migliorata”.

Sintomatica è la denuncia di Romano di una “chiusura totale” alle critiche, sotto Canetta e Ceschi. Ma aspettarsi un’ammissione dai due è pia illusione. Se anche fossero pronti a farla, non potrebbero, perché distruggerebbero la loro stessa posizione.

Il muro è invalicabile. Solo il voto può portare un cambiamento. A chi sarà il vincitore bisognerà prestare attenzione; ma anche al risultato numerico. Un conto è 70-30, altro conto è 51-49.