Io leggo attentamente Opinione liberale, organo ufficiale del PLR. Spesso mi è capitato di rivolgermi alla testata chiedendo il permesso di ripubblicare un determinato articolo, ciò che mi è stato quasi sempre accordato.

Nell’edizione di ieri (24 novembre) a pagina 21 figura questo modesto trafiletto.

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“La Risposta

Dopo che tutti i capigruppo, escluso naturalmente quello del PPD, hanno chiesto al governo di fare qualcosa per portare un po’ di serenità nell’amministrazione, i popolari democratici hanno risposto con un comunicato stampa infarcito con battutine da osteria, segno inequivocabile che di argomenti non ce n’erano.”

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Ora, scrivere una frase come “hanno chiesto al governo di fare qualcosa per portare un po’ di serenità nell’amministrazione” è assurdo o ipocrita (o le due cose insieme).

Si trattava, né più né meno, di togliere al consigliere di Stato Beltraminelli la responsabilità della DASF, la Divisione dell’Azione Sociale e delle Famiglie. Ora, anche il più ritardato e più interdetto dei Beoti (genere di cui è piena la terra; il mio solo quartiere ne conta più di 3000) è in grado di comprendere che una mossa del genere è l’ultimo passo verso il ciglio del baratro, dove il baratro sono precisamente le dimissioni. 

Altro che il mieloso e mellifluo: “un po’ di serenità”! Nuvolette rosa in un cielo turchino? Dove siamo, in un romanzo di Liala? Nella telenovela “Tempesta d’amore”?

La richiesta è stata avanzata da Farinelli e Caverzasio, capigruppo parlamentari dei due maggiori partiti, che hanno agito di concerto.