Una fine senz’altro spettacolare per l’ex comandante delle milizie croato-bosniache Slobodan Praljak. Accusato di crimini di guerra, se n’è andato oggi, dopo aver ingerito davanti alla corte un veleto, proprio mentre ascoltava la sentenza che lo condannava a 20 anni di carcere. I media riportano che l’uomo è morto poche ore dopo in un ospedale dell’Aja.

Incredibilmente risoluto nel suo gesto, Praljak ha lo sguardo di qualcuno che non ha molto da perdere mentre dichiara di non essere d’accordo con la decisione presa dalla corte e di non essere un criminale di guerra.

Nato a Bosnia-Herzegovina 72 anni fa, Praljiak si era arruolato nell’esercito della Croazia indipendente nel 1991 e, a quanto decisio dai giudici, non aveva fatto assolutamente nulla per fermare gli omicidi, gli stupri e le torture compiuti dai suoi uomini durante la guerra. Gli uomini sotto al suo comando si macchiarono di crimini orribili, tra cui il bombardamento della città di Mostar e persecuzione contro i musulmani-bosniaci.

In queste settimane sono in corso gli ultimi processi ancora aperti per crimini di guerra e solo una settimana fa il Tribunale dell’Aja aveva condannato all’ergastolo il generale serbo Ratko Mladic per aver compiuto il massacro di Srebrenica uccidendo circa 8mila musulmani.