Il giovane centrocampista Ferrarese del Cosenza morì per asfissia il 18 novembre del 1989

Denis Bergamini fu un noto e talentuoso calciatore italiano, nato nel ’62 ad Argenta, in provincia di Ferrara. Acquistato nell’85 dal Cosenza, si trasferì lì, ove ebbe una storia d’amore finita male con Isabella. La famiglia della ragazza, artefice anch’ella, gliela fece pagare. Il giovane fu trovato morto sotto un camion, il 18 novembre del 1989, ma l’ipotesi del suicidio non fu mai accreditata.  Oggi, a distanza di 28 anni si riapre l’indagine, con una certezza sconvolgente: Bergamini fu strangolato e non si suicidò.  

Denis Bergamini, giovane campione del calcio italiano

Denis Bergamini fu strangolato, il suo corpo fu gettato sotto a un camion sulla statale 106, presso Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza, simulandone la morte per l’impatto con il mezzo. Come stabilito dalla perizia e dichiarato dal procuratore capo dell’indagine, Eugenio Facciolla, il giovane fu tuttavia ucciso.

La presunta testimone del falso suicidio, Isabella Internò, l’allora fidanzata del calciatore e Raffaele Piano, il guidatore del camion, avrebbero dunque dato falsa testimonianza. Il procuratore non ha avuto dubbi quando ha dichiarato di procedere con la super perizia. Bergamini fu strangolato, Isabella fu senz’altro colpevole, ma non l’unica artefice dell’omicidio, poiché non avrebbe potuto agire da sola. Piano sarebbe stato forse minacciato a partecipare, a fornire falsa testimonianza e ad essere coinvolto nella messinscena del delitto.

In tribunale, ad assistere alla sentenza che ha proclamato di procedere con le indagini, v’era la sorella del calciatore, Donata, che si è detta soddisfatta per l’accertamento che Denis non si suicidò ma fu ucciso. Ad accompagnarla c’era Ilaria Cucchi, sorella di Stefano, morto nel 2009 nelle carceri di Roma durante la custodia cautelare;  le due donne trovano una stretta analogia tra i drammatici casi che si sono trovate a vivere per i loro fratelli, poiché entrambi, vittime, furono uccise senza un presunto colpevole.