Le ultime dichiarazione dell’ex consigliere per la sicurazza nazionale Michael Flynn potrebbero avere conseguenze devastanti per l’attuale presidenza degli USA. Flynn si è infatti dichiarato colpevole di aver mentito all’FBI in merito al suo incontro con l’ambasciatore russo Sergey Kislyak. “Ho sbagliato. La mia dichiarazione di colpevolezza e la volontà di cooperare con il procuratore speciale riflettono la decisione che ho preso nel miglior interesse della mia famiglia e del mio Paese. Accetto la piena responsabilità delle mie azioni” ha detto l’ex consigliere. Secondo alcuni media, tra cui Abc News l’ex consigliere si è reso disponibile a collaborare e a testimoniare contro Donald Trump.

Secondo quanto dichiarato sarebbe stato infatti proprio l’attuale presidente a chiedere a Flynn di incontrare i russi. Come se non bastasse, una terza persona, un “funzionario importante” della squadra di Trump sarebbe anch’egli coinvolto nella vicenda e Washington Post ha già nominato il genero di Trump Jared Kushner mentre altri media hanno parlato di K.T McFarland, un altro ex consigliere.

La Casa Bianca ha immediatamente preso le distanze dalle dichiarazioni di Michael Flynn. L’avvocato Ty Cobb ha diffuso la seguente nota: “Le ammissioni e le incriminazioni relative al signor Flynn riguardano solo lui, e non altri. Le sue false dichiarazioni riflettono le menzogne che disse a funzionari della Casa Bianca e che portarono alle sue dimissioni del febbraio scorso”.

Il cerchio tuttavia si stringe sempre di più attorno al presidente e gli ultimi sviluppi potrebbero avere risvolti drammatici per l’attuale amminsitrazione.