Accadde durante un periodo che mi ero stufata del sito, un “dating site”. Non fraintendetemi, son diventata molto brava a selezionare e scartare gli approcci, e tuttora ho degli amici meravigliosi che ho conosciuto proprio là.

dating

‘Nanny’: Un tipo sovrappeso, in giacca e cravatta, più grande di me di almeno 10 anni con un sorriso dolce e tenero. Un orsacchiotto umano. Non era mio solito ‘tipo’ ma qualcosa mi ha spinto a rispondergli. Dolce e tenero. Ecco. Questo era quello che mi regalava ‘Nanny’, dolcezza e tenerezza. Cominciammo a scriverci, poi andammo sul Whatsapp, poi passammo alle chiamate… il solito percorso quando trovi qualcuno che ti interessa. Ci sentivamo sempre, una chiamata, un messaggio, una chat …e mi rendevo conto che tutte le volte che lo sentivo mi appariva un sorriso enorme sul viso. Sempre gentile, sempre dolce, mi faceva sentire una principessa.

La scuola stava per ricominciare, mio figlio sarebbe ritornato allo stesso collegio per iniziare le medie e sua figlia andava in prima elementare. Collocati i figli a scuola, abbiamo preso un appuntamento per un caffè .

Un venerdì di settembre alle 9:30 ‘Nanny’ era sotto il mio studio. Sono scesa, mi ha baciato la mano e siamo partiti verso ***. Chiacchieravamo di tutto e di più. Lui mi parlava del suo hobby,che era volare e mi raccontava che quel weekend doveva spostare il suo aeroplano perché voleva esporlo a una mostra nel piccolo aeroporto di ***. Entrambi avevamo appuntamenti in agenda per l’ora di pranzo, per cui mi riaccompagnò nel mio studio. Un altro bacio sulla mano e tanti messaggi dopo, per dirmi che si era trovato benissimo in mia compagnia; e io pensavo la stessa cosa.

Un pensiero mi metteva in ansia. ‘Nanny’ era sposato, non felicemente, ma era comunque sposato. Non volevo cominciare, ancora una volta, una storia clandestina. So bene come vanno a finire.

Ho una strategia che metto in pratica quando so che una relazione potrebbe farmi soffrire. È un modo perverso di auto-proteggermi. Faccio in modo che scoppi una bella litigata, e finisce la storia. Punto. Nessun dolore, nessun cuore spezzato, nessun rischio di innamorarmi.

Era il momento di metterlo in pratica con Nanny. Trovate le scuse e le provocazione, istigata ben bene una lite, poi sono andata a letto tranquilla. Nanny non aveva alcuna possibilità, ora, di farmi innamorare e di farmi soffrire.

Quando mi sono svegliata ho letto il semplice sms che mi aveva inviato. Rispettoso e gentile proprio nel suo stile. Dopo aver pensato a lui in continuazione durante colazione gli rispondo. Lui manda molti messaggi, con una foto nella quale si vede lui che lava l’ala dell’aeroplano. Una bellissima chiacchierata di un’ora. Alle fine mi dice che deve partire per *** a per recuperare l’aeroplano di un amico. ” Un tragitto di circa un’ora . Ci sentiamo dopo”

aereo-ultraleggero

Guardo l’orologio. 16:30. Sarà già tornato. Riguardo l’orologio. Sono le 18. Forse è arrivata la moglie, ma di solito scrive comunque. Controllo Whatsapp. Ultimo accesso 14:45. Piccolo presentimento ma continuo con le faccende di casa. 19:30. Niente collegamento sul Whatsapp né su Facebook. Comincio a preoccuparmi. Invio messaggio: “Tutto ok Tato?”

22:00. Nessuna notizia. Invio altro messaggio. ” Tato, sono in pensiero. Tutto ok? Un bacio”

Il cellulare squilla per una notifica di Whatsapp intorno alle 23. Messaggio di Nanny… menomale… finalmente mi ha scritto. Apro messaggio e leggo..

“Sono la moglie. Chi sei?”

Mi sta facendo uno scherzo? O forse lei gli ha beccato un messaggio, avranno litigato?

Apro Facebook e guardo il profilo di Nanny. Leggo un post scritto dal suo amico:

“Luigi, dimmi che non è vero, cazzo!!”

Incredula, vado sul sito Ansa… il primo articolo che vedo. Morto il dottor Lodovico de Stefanis sulla pista di atterraggio dell’aeroporto di *** in un incidente assurdo.

Nanny mi ha fatto piangere parecchio.

RIP e cielo azzurro amico mio