Il presidente russo Vladimir Putin ha avuto stamane un colloquio con Assad, rinnovando il supporto e l’appoggio a colui che avrebbe “sconfitto l’isis”. Assieme al ministro della Difesa russo Serghiei Shoigu ha ordinato il ritiro delle truppe russe dalla Siria, che avverrà entro qualche mese.

Poi Putin è volato al Cairo dove, con il Premier Al SiSi ha preso una decisione bilaterale molto impegnativa: costruire in Egitto la prima centrale nucleare russa con sbocco sul Mediterraneo.

La centrale sarà costruita a 170 km a ovest di Alessandria, su un ex sito nucleare russo degli anni ’50.

L’accordo, preso già nel 2015, prevede la costruzione del primo di ben quattro reattori che inizierà già nel 2022.

Gli unici due reattori in Africa sono attualmente in Sudafrica, quindi il suddetto sarà il primo con sbocco sul Mediterraneo. La Russia finanzierà il reattore con ben l’80% in favore dell’Egitto.

L’ultima tappa di Putin in Medioerente sarà oggi, in Turchia, presso Erdogan, per concordare un supporto al presidente Trump nella sua contestata decisione di spostare l’ambasciata USA a Gerusalemme da Tel Aviv.