Il professore oggi insegna “Calcolo delle probabilità”. La sua classe è di 23 e – strano a dirsi – sono tutti presenti.

“Secondo voi può accadere che due allievi di questa classe compiano gli anni nello stesso giorno?” Silenzio di tomba. “Coraggio, dite la vostra opinione!”

“In teoria è possibile ma…”
“Molto, molto difficile.”
“In un anno non bisestile i giorni sono 365, noi siamo in 23. Facciamo un rapporto, 23/365 che dà (pigia frenetico sulla calcolatrice) … circa 0,063, facciamo una probabilità del 6,3% ?”
“Nello stesso giorno? Sono cose che nella realtà non succedono.”

A questo punto il professore dice: “Facciamo un esperimento. Ognuno di voi scriva su un bigliettino il giorno del suo compleanno, dopo di che li guarderemo a uno a uno.” I ragazzi lo fanno. I bigliettini vengono raccolti ed esaminati. Niente, niente… niente. Poi, a un certo punto: Carlo Bernasconi: 23 marzo. Altri pezzetti di carta vengono letti. E all’improvviso: Lucilla Prestigiacomo: 23 marzo! Grande stupore tra gli alunni. Il professore (vi ho detto che non sono io):

“Poteva anche non succedere, ma è successo. Dovete sapere che la probabilità teorica che questo evento si verificasse era del 51% circa. Sembra incredibile ma è così. Perciò si parla di paradosso, perché va contro l’opinione comune. Adesso vi spiego come funziona il calcolo…”