Il treno regionale 10452 di Trenord, ha deragliato in località Seggiano di Pioltello, in provincia di Milano, a causa – ipotesi più accreditata – di un cedimento strutturale di ben 20 cm di un binario, due km prima dell’incidente.

Il treno avrebbe dunque percorso due chilometri con alcune ruote fuori dalle rotaie, sino a quando un vagone non avrebbe cozzato contro un palo elettrico, accartocciandosi e facendo rivoltare il treno.

L’incidente è avvenuto alle 6.57 , sul treno partito alle 5.35 da Cremona che sarebbe dovuto arrivare alle 7.02 a Milano Lambrate. mancava poco alla fine della corsa del treno mattutino, quando è avvenuta la catastrofe.

A bordo c’erano 350 persone, la maggior parte pendolari che abitualmente si recano al lavoro sul mezzo pubblico. Immediato l’intervento dei vigli del fuoco che alle 10.15 hanno annunciato di aver liberato tutti i sopravvissuti.

Tre donne purtroppo sono morte sul colpo. Solo due vittime sarebbero state identificate: Pierangela Tardini, 51 anni, originaria di Caravaggio, e Giuseppina Pirri, 39 anni, originaria di Cernusco sul Naviglio. Le condizioni del terzo corpo lo hanno reso irriconoscibile, è attesa l’identificazione, già in corso, anche previa le descrizioni fornite dai parenti di una donna dispersa.

I feriti sarebbero 46, quelli meno gravi ricoverati nella palestra di Pioltello, quelli più gravi all’ospedale San Gherardo di Monza e San Raffaele di Milano.

Sono stati attivati numeri consolari d’emergenza per fornire e ricevere informazioni sui parenti coinvolti nell’incidente, 0277584184 e 0277584892 (fonte il Fatto Quotidiano.it)

I passeggeri sul treno raccontano di aver visto i sassi volare e spaccare i finestrini, di esser stati scagliati addosso agli altri passeggeri, e di aver compreso l’entità della catastrofe alla quale sono sopravvissuti, una volta visti e uditi i feriti urlanti.

Polemiche politiche anche per le decisioni di incentivare le linee dell’alta velocità e non salvaguardano le linee dei pendolari.