A distanza di una settimana dall’ultimo attacco terroristico, il portavoce dei talebani dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, Zabilhullah Mujahid, ha rivendicato il nuovo attentato avvenuto oggi durante l’ora di pranzo nei pressi di un checkpoint della polizia afghana nella zona centrale di Kabul, Sederat Square.

L’esplosione di forte entità è stata provocata da un attentatore suicida che si è fatto detonare all’interno di un’autoambulanza imbottita di esplosivo. Secondo il portavoce del ministero dell’Interno, Waheed Majirooh, il bilancio è di 40 morti e 140 feriti. La maggior parte sono civili.

L’attentatore era riuscito a superare un primo checkpoint dichiarando che stava trasferendo un paziente nel vicino ospedale di Jamuriat, in seguito ha lanciato l’ambulanza al secondo checkpoint che si trovava nei pressi dell’area diplomatica. Nelle vicinanze si trovano gli edifici governativi e la sede dell’Unione europea dell’Alto consiglio per la pace.

Dejan Panic, coordinatore della ONG dei servizi di emergenza, ha dichiarato che è stato un massacro. Sono stati uccisi bambini, donne, commercianti e visitatori della zona.

Venerdì scorso, l’amministrazione statunitense aveva sanzionato quattro talebani e due leader che sono stati coinvolti in attacchi contro le truppe della coalizione. L’attacco potrebbe essere proprio la risposta alle recenti sanzioni americane e ai recenti sforzi del governo afghano per combattere i talebani in aree remote. Sembra però, a detta di molti, che si sia arrivati ad un vicolo cieco. Pare che i talebani non si arrenderanno mai e vorranno prendere sempre più territori.

Questo attacco, il terzo di un certo livello di gravità in pochissimi giorni, ha evidenziato una fragile situazione della sicurezza nel paese. L’ambulanza usata per eludere i controlli è lo scenario più temuto. L’attentatore aveva superato un posto di blocco in una zona fortemente protetta della capitale prima di essere fermato ad un secondo posto di blocco dove si è fatto esplodere.

Le autorità afghane hanno condannato l’attacco e hanno dichiarato la volontà di adottare ulteriori misure di sicurezza per evitare in futuro altri attacchi del genere mirati a colpire gli occidentali che vivono nella capitale afghana.