Oggi ho ricevuto una mail (in verità ne ricevo più di cento).

Caro De Maria,

Dovrei scrivere alcune (molte) cose su No-Billag, in generale e anche rispondendo in modo puntuale ad affermazioni dei contrari negli scorsi due mesi. Il problema è che il numero e la forza soverchiante degli avversari a momenti è annichilente, mi fa sentire un “nulla” come poteva sentirsi un dissidente nell’Unione Sovietica prima dell’arrivo di Gorbaciov… ovvero, oltre al danno di non avere le tribune per poter rispondere agli argomenti dei contrari, c’è anche la beffa che
ti insultano e ti mettono alla berlina, per es. dandoci dei codardi e degli invidiosi come fa Dino Balestra oggi sul CdT.
Bisogna risalire alla votazione sull’iniziativa Schwarzenbach nel 1970 (parzialmente a livello cantonale forse anche quella sulla scuola privata nel 2001) per trovare una campagna mediatica così martellante e demagogica come questa. Nemmeno sullo SEE c’era un clima così bulgaro, benché anche allora la stampa fosse schierata al 95 percento per il Sì.

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Lo scrivente, un polemista di prim’ordine, conclude il suo messaggio dicendo: “Accetto di mettermi all’opera solo se mi assicuri la pubblicazione di dieci pezzi, da qui a fine febbraio”.

Che faccio?