Un nuovo scandalo ha coinvolto Volkswagen e altre due case automobilistiche, BMW e Daimler, e questa volta riguarda la sperimentazione sugli animali.

Il New York Times ha portato alla luce il caso di 10 primati che venivano sottoposti a pratiche definite come vere e proprie torture allo scopo di sperimentare gli effetti dei gas di scarico delle auto. La vicenda è stata ripresa da Bild e da quanto emerso dalle indagini le scimmie venivano rinchiuse in una vetrina trasparente e distratte con cartoni animati mentre venicano sottoposte a gas di scarico per ben 4 ore. Il tutto sarebbe avvenuto nel maggio del 2015 in un laboratorio di Albuquerque nel New Mexico.

Poche ore dopo queste rivelazioni già di per sé scioccanti, il giornale Suddeutsche Zeitung e Stuttgarter Zeitung hanno portato alla luce altri dettagli inquietanti: a quanto pare anche 25 persone sarebbero state utilizzate come cavie per lo stesso esperimento sottoponendosi all’inalazione di diossido di azoto per tre ore al giorno per quattro settimane consecutive. Questa volta il principale accusato è il policlinico universitario RWTH di Aquisgrana che tuttavia si è immediaamente difeso smentento la notizia. Secono l’Università nessun test con i gas di scarico è mai stato condotto su un essere umano ma solo con piccole quantità di diossido di azoto, una sostanza comunque altamente velenosa.

L’RWTH ha dichiarato che le prove erano realizzate per verificare la sicurezza dei lavoratori dell’industria dell’auto e che erano state approvate dal comitato etico dell’Università. I test non avrebbero quindi niente a che fare “contenutisticamente con la questione del dieselgate”, “né avevano alcun collegamento con gli esperimenti fatti sulle scimmie citati dal New York Times”. I 25 partecipanti all’esperimento inoltre non avrebbero subito alcun impatto sulla salute.

Il danno però è fatto e la cancelliera Angela Merkel ha sollecitato i gruppi coinvolti a fare chiarezza nella vicenda e la Volkswagen ha sospeso dal suo incarico Thomas Steg, responsabile per la sostenibilità e le relazioni esterne. In una nota dell’amministratore delegato Matthias Müller si legge “Steg ha dichiarato che si assumerà la piena responsabilità e io rispetto la sua decisione”.

Il comunicato inoltre ha fatto sapere che indagherà a fondo sulla notizia secondo la quale gli esperimenti incirminati sarebbeo stati commissionati dall’ ’European Research Group on Environment and Health in the Transport Sector, un’iniziativa finanziara da VW, Daimler, BMW e Bosch.

Il presidente del comitato scientifico della società di ricerca sopracitata, Helmut Greim ha difeso la procedura: “È molto strano per uno scienziato leggere cosa sia stato scritto nei media negli ultimi giorni a proposito dell’Eugt e dei test sulle scimmie e sulle persone. I risultati della ricerca erano importanti e rilevanti. Deplorevole che studi del genere non si siano potuti ripetere a causa della chiusura della società. Entrambi gli studi sono stati sottoposti alla commissione etica e approvati. Posso solo dire che chi arriva a certe esternazioni dovrebbe prima informarsi”.