Un forte terremoto ha colpito ieri poco prima della mezzanotte (le 16.50 in Svizzera) la città di Hualien, sulla costa orientale di Taiwan. La scossa più forte è stata avvertita alle ore 23.50 con magnitudo 6,4 della scala Richter, preceduta alle 21.56 da un’altra di magnitudo 6,1.
Il crollo di alcuni edifici ha causato al momento 7 vittime, 150 dispersi e più di 260 persone ferite tra cui anche cittadini giapponesi e cinesi. Molti, senza acqua ed elettricità, sono stati costretti ad abbandonare le loro case e si trovano ora presso i centri di accoglienza temporanei.
Le operazioni di ricerca e salvataggio sono ancora in corso da parte della polizia, esercito, vigili del fuoco e personale di soccorso. 240 le persone tratte in salvo finora.
Secondo l’USGS, l’istituto americano che tiene sotto controllo tutti i movimenti tellurici del pianeta, l’epicentro dell’ultima scossa è stato localizzato ad appena 10 chilometri di profondità a 21 chilometri a nord-est dell’isola nell’Oceano Pacifico. Nessun allarme tsunami è stato lanciato, ma il terremoto ha causato un grave disastro nell’area portuale di Hualien.
Alcuni ponti e strade risultano inagibili. Le immagini pubblicate sui social dalla gente del posto, mostrano edifici gravemente danneggiati e pericolanti, edifici accasciati su un lato e strade interrotte con l’asfalto crepato in diversi punti.
Il direttore del Centro sismologico CWB, Chen Kuo-chang ha sottolineato che nelle prossime due settimane potrebbero esserci altre pericolose scosse di assestamento. Inoltre, a causa delle piogge, la popolazione è esortata a fare attenzione alle frane.
Oggi è stata avvertita un’altra scossa di magnitudo 5.7 proprio durante le operazioni di soccorso
Il violento sisma era stato preannunciato nei giorni precedenti con la registrazione di diverse scosse telluriche. Le autorità hanno sottolineato come ormai l’isola di Taiwan si trovi in una zona ad alto rischio terremoti. Questo comporterà la necessità di nuove misure di prevenzione mirate a finanziare maggiori aiuti alla comunità concentrando l’attenzione ai vecchi edifici residenziali.
Lee Chyi-tyi (李錫 堤), professore dell’istituto universitario di geologia applicata NCU, ha detto che i terremoti sono ciclici e nell’ultimo secolo a Taiwan ci sono stati due terremoti di magnitudo 8: uno nel 1910 al largo della costa di Yilan registrato 8,3 sulla scala Richter, mentre l’altro nel 1920, anch’esso dello stesso magnitudo, al largo della costa di Hualien. Per i prossimi 10 anni a Hualien, la probabilità che si verifichi un nuovo terremoto di magnitudo 8 è alta.
Il portavoce del governo taiwanese ha detto che i voli da e per l’area di Hualien sono stati cancellati, mentre non è ancora chiaro quanti danni il terremoto abbia causato alla rete ferroviaria nazionale.